Avezzano. E’ ancora aperta la polemica sulla sede distaccata dell’università di Teramo ad Avezzano. A rilanciare sull’argomento sono il segretario del circolo Pd di Avezzano Giovanni Ceglie e Aurelio Cambise che già in passato si sono occupati della vicenda. “In un momento in cui tutti si aspettano miglioramenti dalla nuova gestione politica accade, invece, che quello che si realizza sembra essere solo il ruggito di un topolino”, hanno spiegato Cambise e Ceglie, “si paventava il rilancio della città tramite la salvezza del Tribunale, un aumento dell’offerta formativa, l’apertura del Nuovo Municipio ed altri progetti faraonici, ma la realtà, dopo un anno vissuto appassionatamente alla ricerca della maggioranza, le uniche iniziative sono state intraprese all’insegna di “fare cassa”.
Si chiuderà il Tribunale, si chiuderà L’Università distaccata di Teramo, Il nuovo Municipio arrugginisce in attesa di qualche miracolo, i vigili non trovano pace per la loro sede. Ben venga, comunque, l’Università Pegaso ad Avezzano, ma non a scapito di quella già esistente, statale e prestigiosa. Forse un dramma si sta consumando dietro le quinte, e finirà, malauguratamente, con il tagliare fuori la sede distaccata di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo. In riferimento agli articoli pubblicati nei giorni scorsi da alcune redazioni on line, dal titolo “ Convenzione Comune di Avezzano e Università Telematica Pegaso, da oggi sarà possibile fare gli esami anche in città”, il pericolo che si annida dietro tale apertura è che si arrecherebbe grave ed irreparabile pregiudizio non soltanto alla sede distaccata di Giurisprudenza, in quanto unica sede regionale dell’Ateneo teramano, bensì a tutto il sistema universitario statale regionale. Forse sarebbe opportuno, in questo particolare momento storico, incentivare l’offerta formativa, evitando le duplicazioni di facoltà universitarie presenti, non rispondenti né alle esigenze accademiche del sistema universitario regionale, né alle istanze della popolazione studentesca. In un territorio a vocazione Agricola con tanti prodotti IGP si dovrebbe pensare ad un Polo Universitario statale, non solo Giurisprudenza, ma anche nuove Facoltà, pensiamo ad Agraria, che si innesterebbe perfettamente nel territorio della Marsica. Dare voce al Territorio ed alla Regione significa investire in quelle conoscenze che contribuiscono all’economia, promuovendo quelle imprese che si distinguono per crescita e innovazione”.