Avezzano. “I Monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi”, Johann Wolfgang von Goethe. L’amministrazione Di Pangrazio, anche per quest’anno, ha dato l’avvio, grazie ad un ventaglio di straordinarie e prestigiose collaborazioni, al percorso di teoria e pratica per le scuole sulla sicurezza in vetta, dedicato interamente al ricordo dei quattro escursionisti scomparsi a gennaio 2021, sul Monte Velino. Un programma didattico elaborato con i Licei e gli Istituti Tecnici della città, unico nel suo genere su panorama nazionale, che mira a trasmettere l’amore rispettoso e sensibile per la montagna, in ogni sua forma, colore e sfumatura.
“Tre giorni fa, siamo ripartiti con le lezioni in classe. – dice l’assessore Patrizia Gallese, con delega alle politiche scolastiche – Il percorso formativo, per questo secondo anno di realizzazione, si è, inoltre, arricchito ed ampliato: hanno fatto il loro ingresso tra i partner del protocollo l’Istituto tecnico per il Turismo ‘Argoli’ di Tagliacozzo e il Comune di Massa d’Albe, che lavorerà di concerto con la nostra amministrazione”. Il Comune massetano, difatti, ha sostenuto e sponsorizzato la creazione dell’App “Velino Safety”, elaborata dai ragazzi dell’Ettore Majorana di Avezzano, in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila.
Territorio, passione, sport, sacrificio, conoscenza dei luoghi e consapevolezza: per l’amministrazione è “un onore riattivare con tutti gli attori protagonisti della prima edizione, questo bellissimo progetto nato da un dolore e trasformatosi in orientamento per il domani – ha aggiungo l’assessore – Il corso di formazione e di informazione ha un duplice scopo: da un lato insegna quali sono i rischi reali che si possono correre in ambiente selvaggio e montano, dall’altro, però, risulta essere anche una lezione autentica sulla vita. I ragazzi, tramite il percorso, imparano a gestire le loro emozioni, ad avere gli strumenti intellettivi giusti per affrontare una situazione spiacevole o per superare un momento di difficoltà. Dopo il corso, si sentono più forti nei loro corpi e nelle loro menti”. Il PCTO vede di nuovo scendere in campo la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, i Carabinieri Forestali, il 9° Reggimento degli Alpini, il Soccorso alpino e speleologico d’Abruzzo, le guide alpine e il Cai e per il primo anno anche la Protezione Civile.
Quest’anno, per le classi quarte e quinte degli Istituti scolastici coinvolti, inoltre, sono state programmate più attività pratiche da espletare all’aria aperta: dalla preparazione dello zaino per salire in quota, sino alla comprensione del processo di ritrovamento tramite dispositivo elettronico Artva, per arrivare infine anche ad apprendere le conoscenze base della nivologia (scienza che studia le caratteristiche fisico-chimiche della neve). “Per l’edizione numero 2 – ha spiegato infine la Gallese – abbiamo deciso di fruire appieno di tutte le competenze degli uomini e delle donne del soccorso”. Dal 14 sino al 16 dicembre, sono state svolte le lezioni sulla gestione dell’ansia e sul corretto modo di ‘comunicare’ con la montagna. La conoscenza e la consapevolezza in ambiente impervio sono ‘il paracadute’ contro l’emergenza: il commissario capo tecnico psicologo della Polizia di Stato, il dottor Andrea Pelliccione, già protagonista lo scorso anno di numerose lezioni dedicate, ha spiegato in classe agli alunni marsicani come gestire lo stress e come comunicare in maniera efficace in alta quota. In primavera, i tecnici specializzati accompagneranno i ragazzi in un ambiente non innevato, proprio per testare altre regole di base e arricchire il loro bagaglio delle esperienze conoscitive.