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“La provincia nel periodo 2011/2014 ha proceduto alla messa in sicurezza degli istituti: Commerciale geometri, Agrario, Artistico, Pedagogico, Liceo Classico ed ha realizzato la nuova costruzione del Liceo Scientifico, primo istituto sicuro al 100% del centro sud Italia”, ha continuato, “purtroppo il sindaco del Comune di Avezzano, con i soldi in tasca, non ha avuto lo stesso sprint a tutela dei più piccoli (come noto le scuole a carico del Comune sono quelle dall’infanzia alle medie inferiori). In cinque lunghi anni è stata terminata la Vivenza e costruita solo l’elementare di borgo Angizia. Il Consiglio comunale ha stravolto gli orientamenti del sindaco Floris che prevedevano la realizzazione di 3 plessi, preferendo localizzare gli istituti in zone, come via Puglie, dove la viabilità risulta davvero carente e congestionata e comunque assolutamente inadeguata ai flussi di traffico prevedibili.
Ora, a parte le considerazioni di carattere politico sulle scelte delle ubicazioni, quello che mi preme mettere in evidenza è lo scorrere inutile del tempo senza realizzare opere indispensabili per la sicurezza dei nostri figli, altresì, l’inevitabile conseguenza degli esosi costi sostenuti, visti gli affitti pagati per Noesis (360.000 euro l’anno per 5 anni, avremmo potuto costruirci un’altra scuola!). E se non fosse stato per i lavori fatti dalla Provincia dell’Aquila e la concessione di aule degli istituti superiori come, ad esempio, Ragioneria che ha ospitato tutta l’elementare San Simeo e l’ITIS in soccorso alla Don Bosco per la metà degli studenti, avremmo speso ulteriori denari della nostra comunità. Non basta!
Quando proposi all’amministrazione comunale, all’indomani del terremoto di Amatrice e dei preoccupanti esiti di vulnerabilità degli edifici scolastici comunali esistenti, di affittare i moduli provvisori da mettere sulla piattaforma realizzata dalla provincia per i containers del costruendo liceo scientifico, mi risposero che non se ne parlava nemmeno. Questa l’altissima considerazione della giovane popolazione scolastica avezzanese da parte del Sindaco uscente. Non basta nemmeno questo! Se avessero almeno terminato la costruzione del nuovo comune sismicamente sicuro, ai voglia a metterci studenti, ma purtroppo, neppure a parlarne, . . . . ma questa è un’altra storia!
Un pastrocchio del quale ne basterebbe metà!”.