Avezzano. “Studenti costretti a frequentare scuole perlopiù non a norma, mentre l’iter per la realizzazione dei nuovi edifici finanziati da anni è in fortissimo ritardo: in due anni e mezzo l’amministrazione Di Pangrazio si è distinta per “incapacità di spesa”. Queste le dure critiche dei consiglieri di minoranza (Ncd) Claudio Tonelli e Fabio Ranieri all’amministrazione Di Pangrazio. “Le uniche somme previste per la realizzazione della scuola elementare di via Cairoli”, hanno spiegato, “sono state cancellate nel consiglio del riequilibrio di bilancio, un evento imbarazzante, dove i numerosi interventi di maggioranza e minoranza hanno sottolineato il sostanziale fallimento della cosiddetta giunta tecnica: il report dell’attività svolta dagli assessori è inconsistente. Quest’amministrazione ha a disposizione 18 milioni di euro della Regione per il piano scuole e ancora non riesce a spenderne uno”. Altra nota dolente per Tonelli e Ranieri l’assenza totale di interventi significativi per l’efficientamento degli immobili pubblici “certificati” dal salasso economico per le spese di riscaldamento che nonostante l’inverno mite dello scorso anno hanno fatto registrare un notevole aumento di costi. “In quasi tre anni”, aggiungono, “oltre agli annunci verbali, quest’amministrazione non è stata capace di realizzare nulla di significativo per rendere viva la nostra amata Avezzano, né ha messo in cantiere alcunché, solo chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere. Il cartellone estivo presentato in pompa magna verso metà estate sbandierando risparmi, è stato povero, ritardatario e con spese aggiuntive in corso d’opera”. L’unica attività dove si è distinta la compagine Di Pangrazio è stata quella di “bloccare o addirittura demolire ciò che hanno fatto le altre amministrazioni, come ad esempio il doppio senso di via XX Settembre dove il traffico prima scorrevole ora è diventato a ingorgo continuo. Ma la cosa più clamorosa”, concludono Tonelli e Ranieri, “è stata l’incapacità di quest’amministrazione di avviare gli interventi sulle scuole in presenza della disponibilità di ingenti risorse finanziarie che darebbero lavoro a imprese e disoccupati. Gli Avezzanesi, però, hanno ormai ben capito che il declino della Città è dovuto alla mancanza di strategia politica della maggioranza, non certo dell’apparato o della minoranza