Avezzano. Passata l’emergenza neve si contano i danni provocati dai mezzi spazzaneve alle strutture cittadine: marciapiedi smozzicati, pali della luce piegati, cestini della spazzatura divelti e blocchi di cemento provenienti da cigli e spartitraffico che restano sparpagliati, arrecando pericolo per la circolazione delle auto, dei pedoni ed anche delle bici. Il Comitato si chiede se sia possibile chiedere un risarcimento riguardo le incurie lasciate dalle ditte che hanno operato nell’emergenza neve. Inoltre, considerato lo stanziamento di fondi dell’Unione Europea (quindi non comunali) per realizzare la ciclabile nord, non sarebbe il caso di ultimarla prima che termini questa amministrazione oppure dobbiamo aspettare che si insedi la nuova? “Ricordo, afferma Dario Raglione, rappresentante del Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana, che è stata volontà dell’amministrazione usare asfalto non adatto alla realizzazione della ciclabile per “risparmiare” euro e dipingere i tratti con la vernice rossa. Con la neve e lo spargimento di sale, la segnaletica orizzontale è andata perduta in molte parti; per l’incolumità di chi ne usufruisce, chiediamo quindi che venga ritinteggiata nei tratti dove ora è scolorita, specialmente nella rotatoria del Centro servizi culturali e il liceo magistrale. Inoltre ci associamo alle proteste dei comitati e associazioni che sono contrarie al cambio di destinazione d’uso delle scuole medie Corradini-Fermi. Se sono così fatiscenti e pericolose, perché allora gli studenti continuano ad entrarvi per andare a lezione. Tutte le “moderne” scuole cittadine non hanno passato i test di regolarità antisismiche e le uniche che sono risultate stabili sono state proprio le scuole Corradini- Fermi. Strana coincidenza? Se oggi vediamo le scuole fatiscenti all’esterno è perché sono state proprio le varie amministrazioni a non voler attuare i normali lavori di manutenzione e ristrutturazione nei in tutti questi anni. Inoltre costruendo nuovi campus, la città si indebiterà a tal punto che non rimarrà più un soldo per sviluppare il già scarso welfare cittadino. Un esempio di leasing già l’abbiamo, il nuovo comune, da 5 milioni di euro siamo andati a finire a 10. E le nuove scuole quanto ci costeranno? Oggi 40 milioni, domani 80? Inoltre anche se volessero cambiare la destinazione d’uso a fini non commerciali, (pensiamo ad una biblioteca comunale o ad una casa delle associazioni ecc.) dove prenderebbero i soldi per ristrutturare i vari edifici? Ulteriore indebitamento? Nonostante ciò tutti sanno qual è il progetto del Comune: farci un mega centro commerciale, com’è anche stato affermato dal neo- assessore al bilancio nella seduta della giunta comunale passata. Noi del Comitato affermiamo che la storia e cultura di Avezzano non si svendono! Spero che questi candidati sindaco abbiano un’altra idea riguardo il futuro di Avezzano”.