Tagliacozzo. “Questa emergenza pandemica avrebbe dovuto spingere il sindaco e la sua giunta ad avere ancora più a cuore i nostri cittadini e soprattutto il futuro scolastico di tutti i bambini e ragazzi che frequentano i nostri plessi didattici. Purtroppo, mi duole dirlo, ci ritroviamo di fronte a un disastro totale: ci troviamo al 28 settembre e la scuola dell’infanzia Maria Montessori e una parte dell’Andrea Argoli sono ancora chiuse”. Sulla vicenda interviene l’ex assessore all’Edilizia scolastica, attuale consigliere comunale, Manuela Marletta.
“La questione scuola“, afferma, “è un argomento che mi tocca da vicino non solo come cittadina ma come ex assessore all’Edilizia scolastica. Più volte, infatti, con documenti scritti e con la richiesta di riunioni in maggioranza ho fatto presente che la sicurezza della scuola era la prima cosa alla quale bisognava pensare e solo dopo un’attenta analisi e una collaborazione con tecnici, dirigente scolastica, insegnanti e la comunità tutta, si poteva valutare concretamente la costruzione di un nuovo edificio che fosse davvero all’avanguardia, con aule di informatica, di musica, mensa, auditorium, palestra e spazi aperti e chiusi dove poter passare non solo le ore di didattica ma anche il dopo scuola.
Tutto questo non è accaduto e non sta accadendo, e quello che invece, forse si costruirà è una scuola nuova, senza alcuna innovazione e per di più non corrispondente a quello che oggi viene davvero concepito come un vero e proprio polo scolastico.
Bugie, bugie, bugie“, continua la Marletta, “l’ultima nel consiglio comunale del 29 agosto 2020 quando alla mia domanda “le scuole riapriranno nei tempi stabiliti dal calendario scolastico?” mi è stato risposto dal sindaco e dall’assessore competente Alessandra Di Girolamo un secco e stizzito “sì, ma certo” (come se non mi dovessi permettere neanche di chiederlo). Questo significa essere sinceri e responsabili?
L’unico dato certo oggi “, continua il consigliere comunale, “è che i bambini e i ragazzi sono a casa, che gli edifici scolastici necessitano di adeguamenti sismici, l’unica area verde al centro del paese è stata cancellata per sempre, è tutto questo per far posto a quello, che non si sa se e quando, diventerà un edificio scolastico.
La domanda che continuo a farmi è: ma il plesso Andrea Argoli è sicuro dal punto di vista sismico? E la sua dismissione, come scritto dalla Regione Abruzzo e nell’anagrafe dell’edilizia scolastica, avverrà? Se sì, quando?
E cosa ne sarà quindi dell’Istituto tecnico per il turismo? Sono sicura che queste domande troveranno una risposta, ma non preoccupatevi, non sarà né giusta né corretta.
Nel frattempo cari cittadini, genitori e studenti”,concludel la Marletta, “continuiamo a essere spettatori inermi e sconcertati davanti a uno spreco di denaro pubblico senza precedenti volto solo a portare a compimento un progetto che, mentre si realizza, tiene nel dubbio sul tema sicurezza tutti gli studenti ai quali dico: buon anno scolastico, non appena lo inizierete”.