Castellafiume. Questa mattina, anche se con un giorno di ritardo causa terremoto, la campanella è suonata anche per gli alunni del piccolo comune marsicano di Castellafiume. Un nuovo anno scolastico all’insegna di vecchie problematiche. Per il quarto anno consecutivo, il paese è tornato a fare i conti con i problemi legati agli edifici scolastici. Anche quest’anno i fondi già assegnati non sono giunti a destinazione e la scuola dell’infanzia dovrà ospitare, ancora una volta, gli alunni della primaria per una una convivenza difficile, al limite del consentito e forse anche a scapito della didattica.
“L’ inizio dell’anno scolastico 2017-2018 ha portato apprensione tra gli amministratori e le famiglie di Castellafiume. Gli alunni della scuola dell’infanzia e quelli della primaria condividono gli spazi dello stesso edificio dall’ottobre 2014, ossia da quando si è appreso il pessimo risultato della verifica di vulnerabilità sismica della struttura che ospitava la primaria”, ha dichiarato il primo cittadino, Domenico Mariani, “per l’adeguamento sismico della scuola si attende l’erogazione dei fondi previsti dal piano triennale regionale 2014-2017, ma la graduatoria scorre a fatica. Purtroppo al livello degli enti superiori e del Governo Centrale si stanno ritenendo meritevoli di finanziamento altre priorità. Al contrario noi crediamo che problemi che interessano da vicino l’incolumità delle persone, quali la messa in sicurezza degli edifici pubblici, edifici scolastici in primis, e la mitigazione del rischio idrogeologico siano da affrontare con maggior vigore e soprattutto con una dotazione finanziaria diversa da quanto fatto fino ad oggi. È quanto si promette di fare all’indomani di ogni rilevante tragedia e puntualmente, mesi dopo e a riflettori spenti, le aspettative di molti vengono disattese.
Per quanto riguarda l’inizio di questo anno scolastico”, continua il sindaco, “due sono state le criticità principali: l’aumento del 40% della popolazione scolastica della scuola dell’infanzia, rispetto allo scorso anno, ha posto problemi sull’adeguatezza degli spazi riservati ai più piccoli, spazi che, in seguito al sopralluogo effettuato dall’ufficio tecnico comunale, sono risultati rispondenti alla normativa vigente”. Non va meglio agli alunni della scuola secondaria che da Capistrello saranno costretti ad emigrare ad Avezzano, durante tutto il periodo di adeguamento dell’edificio scolastico, ma ancora non è chiaro con quali mezzi. “L’altra criticità è dovuta al fatto che gli alunni di Castellafiume della scuola secondaria iscritti alla Sabin di Capistrello, che si è temporaneamente spostata ad Avezzano, non hanno, ad oggi, una corsa della TUA che li porti a Capistrello per usufruire del servizio di trasporto organizzato dal comune. È in corso una trattativa tra l’amministrazione comunale e i vertici della Tua per la soluzione del problema prima del 13 settembre”, conclude Mariani. @fededimarzio84