Avezzano. La scuola di San Pelino abbandonata, semi demolita e piena di rifiuti. E’ quanto denunciano alcuni residenti della frazione di Avezzano che si sono rivolti a Marsicalive per accendere i riflettori sulla situazione.
“Vogliamo per prospettare un problema”, hanno dichiarato Paolo e Nlcole Collacciani, “da sottoporre all’attenzione pubblica: lo stato pietoso in cui versa la scuola elementare di San Pelino frazione di Avezzano. Sono, ormai, due anni che i bambini del nostro paese non possono usufruire di un servizio pubblico così importante, perché sono due anni, che dopo numerosi sondaggi tecnici, e dopo tante promesse, la nostra scuola è ancora semi- demolita e sventrata al centro del paese”.
“Sono stati fatti saggi per provarne l’agibilità e l’idoneità, ma, dopo lo ‘sventramento’ di tutte le sue pareti”, continuano i due residenti, “i lavori sono stati abbandonati lasciando l’edificio a deteriorarsi ulteriormente in balia delle erbacce, delle immondizie e di persone che, durante la notte, vi si rifugiano per chissà quali scopi, senza voler sottolineare la pericolosità che essa rappresenta, visto che adesso è fatiscente, diroccata e in rovina,
L’edificio scolastico che, come già abbiamo detto, si trova al centro del nostro paese, sulla piazza, di fronte alla chiesa, rappresentava il punto di aggregazione di tutti i sampelinesi che, ora, sono costretti, ogni giorno a vedere questo scempio a cui nessuno e in nessun modo cerca di porre rimedio”.
“Abbiamo interpellato le autorità competenti e abbiamo chiesto il perché di questa incuria, sembra che a luglio 2023 siano sorti problemi tecnici che ne impedivano la sua ristrutturazione”, spiegano i cittadini, “ma anche problemi finanziari, per cui è stato necessario variare l’intervento iniziato e procedere, non soltanto all’adeguamento sismico, ma alla totale demolizione e ricostruzione della scuola, ma, ci chiediamo; “ E’ davvero necessaria la sua demolizione? Non si potrebbe proseguire con i lavori di consolidamento e ristrutturazione”? Per queste varianti, sembra siano stati richiesti ulteriori fondi, ma allo stato attuale non si sa ancore se essi verranno erogati e quando. Ci poniamo un’altra domanda: “Come mai ci sono fondi e “Volontà” quando si devono fare opere pubbliche ed urbanistiche ad Avezzano (vedi velodromo, rifacimento di piazza Risorgimento…) e per la nostra frazione non c’è nessuna volontà di mettere mano a lavori che concernono un bene pubblico necessario a tutta la comunità”? Per dovere d’informazione la vogliamo mettere al corrente che la cittadinanza, con larga partecipazione, sta raccogliendo delle firme per sollecitare le autorità alla risoluzione di questo problema. Dobbiamo, purtroppo, riconoscere che il nostro paese è stato abbandonato a se stesso ed è vergognoso che, ne terzo millennio, in una nazione civilizzata come l’Italia debbano esistere ancora queste tristi realtà”.