Avezzano. Sono stati assolti davanti al collegio del tribunale dei minori dell’Aquila dall’accusa di aver incendiato la scuola, portando alla chiusura dell’istituto. Lo ha deciso il collegio presieduto dal giudice Roberto Ferrari perché il fatto non sussiste.
Sono stati assolti due studenti minorenni di Celano ritenuti responsabili dell’incendio nella scuola di piazza Aia a Celano. La misura cautelare dell’obbligo di permanenza in casa era stata firmata dal gip del tribunale per i minorenni dell’Aquila ed eseguita dai carabinieri. Provvedimento che faceva seguito all’attività investigativa svolta dai militari.
Si tratta di un celanese di 16 anni e un 17enne originario del Kosovo da anni residente in città, difesi dagli avvocati Davide Baldassarre e Cristian Carpineta, dovevano rispondere dei reati di danneggiamento seguito da incendio in concorso e interruzione di pubblico servizio.
Erano entrambi stati identificati e denunciati già alla fine di novembre dello scorso anno. Il gip del tribunale, concordando con gli esiti investigativi, aveva disposto una misura restrittiva. Per i carabinieri, gli studenti minorenni avevano appiccato due incendi nella scuola, uno dei quali davanti al vano caldaie dell’edificio di piazza Aia. I militari, a partire dal primo incendio, al quale ne era seguito un altro il giorno dopo, avevano eseguito una serie di sopralluoghi, anche notturni, fotografando e tenendo d’occhio l’intera area. E si erano avvalsi della testimonianza di alcune persone.
Le indagini si erano avvalse anche della testimonianza di alcune persone. In breve tempo avevano portato all’individuazione di due ragazzini e alla loro denuncia al Tribunale dei minorenni. Atti vandalici che potevano avere serie conseguenze, molto più gravi di quelle che si sono avute. Le fiamme, infatti, avevano danneggiato la porta in ferro del vano caldaie e un temporizzatore interno alla stanza. Gli autori avevano dato alle fiamme delle piastre in plastica che si trovavano all’interno del perimetro della scuola. Gesti che avevano provocato la chiusura della scuola. I due giovani celanesi ora sono stati assolti.