Avezzano. Il tempo di recarsi stamane in ufficio che si è palesata l’amara sorpresa: il portone d’ingresso alla palazzina è stato ritrovato imbrattato da frasi irripetibili, ingiuriose e offensive, senza destinatario preciso ma con l’evidente volontà di deturpare l’arredo urbano. Forse per divertimento, forse per dispetto. La differenza, però, ammesso che ci sia e possa rilevare in quanto tale, non getta acqua sul fuoco dei proprietari dello stabile, indignati e demoralizzati da atteggiamenti incivili oramai reiterati nel corso degli anni.
“Via Diaz, per quanto strada centrale, è davvero terra di nessuno”, dice uno dei residenti, “quando capita di segnalare atteggiamenti spiacevoli alle forze dell’ordine, queste ci rispondono che essendo minorenni l’unica cosa da fare è quella di chiamare i genitori e avvertirli dell’accaduto. Il che è abbastanza difficile da mettere in atto perché ammetterebbe la conoscenza dei ragazzi stessi. E non è così”.
Oltre alle varie situazioni di schiamazzi e inquinamento acustico per mezzo di motorini e stereo, l’uomo lamenta anche atteggiamenti di degrado e strafottenza. “Alcuni di loro usano le colonne sotto ai portici del negozio Chrome come bagno privato, espletando in loco i propri bisogni fisiologici. Tutto ciò è inammissibile. In estate tutto ciò scatta dalle prime ore del pomeriggio, mentre in questo periodo peggiora drasticamente nei weekend. Sembra di vivere nella più remota delle zone periferiche, ma qui siamo in pieno centro”, conclude.