Avezzano. Il capoluogo marsicano ha risposto bene al primo giorno di screening, ma dei 14 punti dove la popolazione poteva sottoporsi al tampone, al drive through dell’interporto, il più importante, sono stati segnalati grandi disagi.
In molti hanno dovuto affrontare lunghissime code e aspettare ore prima di essere sottoposti al tampone nel drive through dell’interporto, quello in cima alla locandina istituzionale. In molti hanno scelto l’interporto perché, a differenza degli altri punti, si poteva fare la fila all’interno della propria auto, che grazie all’abitacolo sicuramente garantiva un distanziamento sociale maggiore, oltre a poter aspettare al caldo e seduti. Ma molti cittadini, dopo aver affrontato un’estenuante fila, hanno desistito e sono andati via.
Più di qualcuno ha puntato il dito anche contro la gestione delle file, che altrove sono state gestite in maniera sicuramente più efficiente. E qui sono scattati i paragoni con altri paesi marsicani e non, come Magliano de’ Marsi o L’Aquila, che hanno organizzato una piattaforma telematica ad hoc sul sito istituzionale per gestire le prenotazioni e compilare i moduli del consenso dati, che hanno snellito di molto le code.
Ma quali sono stati i motivi? Diverse le voci che si sono sparse tra la gente in fila durante l’attesa. Di certo c’è che alcuni volontari, rispondendo alle lamentele dei cittadini infuriati, si sono difesi e lamentati a loro volta di essere stati lasciati da soli. Qualche consigliere comunale, invece, addossa la colpe dei disagi ad un blackout della piattaforma informatica della ASL, che però a questo punto sembrerebbe aver interessato solo il drive through dell’interporto. Ad ogni modo i disagi sono spariti dopo le 16.30, quando il servizio di screening ha iniziato a funzionare a pieno regime anche all’interporto.