Luco dei Marsi. E’ sempre più teso il rapporto tra il sindaco di Luco dei Marsi, Marivera De Rosa, e il gruppo scout locale. Dopo l’incontro del 22 dicembre scorso dove sono arrivati anche i carabinieri, il gruppo scout ha ribadito la propria ragione spiegando che l’evento si poteva fare. Ma per il sindaco De Rosa le cose sono andate diversamente.
“Sono costretta, malgrado tutto, e malgrado il periodo chiami a ben altre incombenze per la collettività, a tornare su un argomento ampiamente dibattuto e chiarito, prima di tutto dai fatti, a suo tempo”, ha precisato De Rosa, “il gruppo Agesci locale continua a fomentare confusione e polemiche, arrivando persino, a questo fine, a strumentalizzare e distorcere le parole e le intenzioni del Capo di gabinetto della Questura. Parliamo della vicenda che ha visto il Gruppo, il 22 dicembre scorso, radunarsi in piazza Nassiriya, in piena emergenza pandemica da Covid 19, senza dare alcuna comunicazione all’Ente dell’iniziativa organizzata. Per mezzo di una nota completamente scollegata dal reale andamento della vicenda, la dirigenza del Gruppo ha richiesto alla Questura un parere sulle norme vigenti.
Il dottor De Angelis, rispondendo sulla ammissibilità di attività ludiche, ricreative e formative ha semplicemente risposto ad una domanda, in astratto, sul si può fare non si può fare, per dirla in maniera spicciola. Non ha certo effettuato un intervento riguardo alla vicenda occorsa e non è entrato, non avrebbe potuto, nel merito delle competenze e dei doveri dei sindaci in qualità di autorità sanitaria locale, la cui inosservanza, come il mancato
esercizio della vigilanza sulla salute pubblica, è peraltro sanzionata dalla legge penale. La Questura, da me interpellata in merito a presunte “autorizzazioni ad hoc” che il Gruppo dichiarava di avere, è stata “tirata per la giacchetta” niente meno che tramite legale dalla dirigenza dell’Agesci locale, con l’unico interesse di giocare sul malinteso e lasciar intendere che l’autorità di pubblica sicurezza avesse decretato un giudizio nel merito della questione, che era ben altra.
Ricordo che si tratta dell’iniziativa del gruppo Agesci del 22 dicembre scorso, quando mi erano stati segnalati da
più parti assembramenti in piazza Nassiriya. Correttamente, avevo girato la segnalazione agli operanti in turno, per gli opportuni controlli. NON sono mai state in discussione le norme, come è fuori discussione, di contro, che se i – cosiddetti – Responsabili del Gruppo avessero agito nel rispetto di esse, come sono tenuti a fare e come fanno tutte le altre Associazioni, il Comune sarebbe stato informato dell’iniziativa organizzata nella pubblica piazza, e tutto ciò non avrebbe avuto motivo di essere.
Certi Marchesi del Grillo che si sentono al di là e al di sopra delle leggi che osservano tutti gli altri comuni mortali, devono sapere che non è così, che sono tenuti a osservarle come tutti. Ho fatto il mio dovere di sindaco, di prima autorità sanitaria, come anche hanno fatto il loro dovere i cittadini che segnalarono, non – come lascia intendere il gruppo dirigente dell’Agesci locale – “un raduno scout”, bensì generici e consistenti assembramenti. E ricordo anche che eravamo in piena emergenza, da poco avevamo avuto persino i morti davanti al pronto soccorso, eravamo alle porte della zona rossa totale e tutti stavamo sacrificando molto, per senso di responsabilità.
A quei cittadini, fatti oggetto di attacchi gratuiti, rinnovo la mia solidarietà e il mio ringraziamento per il senso civico dimostrato, e la mia vicinanza ai genitori e ai bambini coinvolti, loro malgrado, in questo squallido teatrino. Invito, invece, certi “maldestri predicatori” a un maggiore impegno per “razzolare” meglio. Riguardo poi anche all’opportunità di dare vita a una simile iniziativa, nel periodo detto, ogni cittadino si formerà la propria opinione, come su tutta la vicenda, ormai trita e ritrita, che continua a essere strumentalizzata a tal punto e in tali modi da apparire ormai grottesca”.