Avezzano. Continua il botta e risposta tra l’ex assessore ai lavori pubblici, Maurizio Bianchini, e i vertici del Pdl. “Ormai di me dicono di tutto e di più, e si scomoda un’intero partito, ma non si firma nessuno! Sarei alleato di Pionati, persona stimabile, almeno non ha rinvii a giudizio, anche se con lui io non condivido nulla e non ho accordi sottoscritti”, ha chiarito Bianchini, “la mia è una lista civica, Alleanza di Centro Per Avezzano depositata in comune che ha eletto un consigliere e un assessore e ha fatto una battaglia contro le logiche oligarchiche del PDL. Sono fiero di non essere un professionista della politica a differenza di chi ci campa e da anni e senza candidarsi. Non mi sono candidato ma ci ho messo la faccia e grazie ai cittadini di Avezzano abbiamo avuto un risultato storico con poche risorse e senza Santi a Roma, ed è forse questo che da fastidio ai pidiellini di corte”. Per quanto riguarda l’emergenza neve dello scorso anno Bianchini ha precisato: “per l’evento eccezionale credo abbia funzionato tutto, non a caso i mezzi pubblici circolavano dopo 24 ore (dichiarazione SCAV) e poi perchè la maggioranza e alcuni consiglieri fecero in modo di non stanziare somme più importanti, ci sono preventivi che
qualche consigliere influente dell’epoca non fece approvare e nonostante tutto affrontammo L’emergenza è stata affrontata con dignità, e poi se emergenza era, dove erano i parlamentari e quali mezzi ci misero a disposizione? Questa reazione al vetriolo mi fa pensare che qualcuno che poteva non ha fatto il suo dovere a Roma e oggi scarica tutto sulle spalle di Monti ,troppo facile. I veri responsabili i marsicani e gli Avezzanesi sanno chi sono, in parlamento e in provincia non c’era il sottoscritto”. Anche sui compensi che ha percepito da assessore Bianchini ha sottolineato: “i 1.045euro lorde, credo siano stati guadagnati, almeno io a palazzo di città ci stavo, altri nei palazzi che contano non ci sono quasi mai è non percepiscono poco più di mille euro ma sicuramente molto di più. Qualcuno parla di invidia, ma cosa avrei da invidiare, ma chi ha scritto queste affermazioni forse non sa per chi sta scrivendo, se ho una colpa è quella di denunciare quello che altri non possono fare, perché non sono uomini liberi, e non credo che si possa invidiare ciò. Chi perde la libertà perde la dignità, ma per i piccoli uomini questo non conta”.