Avezzano. Rischiano di essere rinviati a giudizio con l’accusa di aver partecipato ai disordini tra tifoserie verificatisi durante la partita Avezzano-Cesena, incontro valido per il campionato di serie D, disputato allo stadio dei Marsi il 16 settembre dello scorso anno. In 14, tutti marsicani, dovranno presentarsi davanti al giudice per l’udienza preliminare, Maria Proia, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio depositata nei giorni scorsi dal pubblico ministero, titolare dell’inchiesta, Ugo Timpano. L’udienza è stata fissata per il 4 febbraio prossimo. I 14 avezzanesi, insieme a undici tifosi del Cesena, erano stati sottoposti a Daspo.
I fatti, secondo l’accusa, avevano provocato lesioni personali a quattro poliziotti e danneggiamenti a diversi automezzi di servizio. Le attività d’indagine sono state portate avanti dal commissariato di polizia di Avezzano, in collaborazione con la Digos della questura di Forli-Cesena, e fondamentale è stato l’esame delle riprese videofotografiche effettuate dalla polizia scientifica.
Gli indagati dovranno rispondere, singolarmente o in concorso, di uno o più reati che vanno dall’invasione di campo aggravata al lancio di sassi e altri oggetti, fino a resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, fino a tentativo di invasione di campo. La richiesta di rinvio a giudizio, che non è stata ancora accolta dal gup, è stata avanzata nei confronti di Aldo Ranieri, 33 anni, Guido D’Agostino, 26, Danilo Rosini, 31, Matteo di Giulio, 28, David Mei, 45, Alessandro Ulaneo, 44, Alessio Fedele, 38, Francesco lanciotti, 32, Daniele Caringi, 36, Marco Mancini, 29, Cristiano Torretta, 47, Michele Carretta, 44, Stefano Fanti, 29, Luca Venditti, 26.
Il questore dell’Aquila, dopo gli scontri, aveva emesso, a carico di tutti i denunciati, marsicani e romagnoli, 28 provvedimenti di divieto di accesso nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive (Daspo), per una durata complessiva di 93 anni: sette della durata di cinque anni nei confronti di tifosi già in passato destinatari di Daspo emessi dai questori dell’Aquila, Forlì-Cesena e Teramo, quattro della durata di quattro anni, otto della durata di tre anni, neve della durata di due anni. Nel collegio difensivo gli avvocati Roberto Verdecchia e Antonio Milo.