Avezzano. Scongiurata, per il momento, la mobilità e i licenziamenti per i lavoratori della Micron. È stato questo il risultato strappato dalla Marsica in una convulsa giornata di manifestazione al ministero per lo sviluppo economico. Nell’incontro con il Governo e l’azienda, i sindacati hanno chiesto che la cassa integrazione “conservativa” sia l’unico provvedimento che l’azienda possa adottare in questa fase. Da parte sua, la Micron, rappresentata dal direttore generale Italia Sergio Galbiati e dal direttore dello stabilimento di Avezzano Riccardo Martorelli, non ha rivelato per questioni di opportunità di mercato i nomi dell’azienda con cui è in trattativa per la vendita. Non ha smentito, però, che si potrebbe trattare della L-Foundry. Il Governo, da parte sua, si è fatto garante per due questioni: l’apertura di un tavolo di settore entro i primi dieci giorni di febbraio e la supervisione riguardo alle conoscenze e alle qualità dell’azienda acquirente. È stata confermata, invece, l’intenzione della Micron di abbandonare la Marsica. Soddisfazione per il risultato dell’incontro, che è stato definito soltanto interlocutorio, è stata espressa dal Presidente della Regione Gianni Chiodi, che al termine dell’incontro ha parlato di un primo risultato importante.