Avezzano. “La lotta alla mafia non può prescindere dal lavorare a fianco dei pentiti”. Questo è il messaggio, urlato a gran voce, di Don Marcello Cozzi, autore del libro “Ho incontrato Caino” e vice presidente di Libera, associazione per la quale coordina il servizio nazionale antiracket e antiusura e di accompagnamento ai testimoni di giustizia. Presentato ieri pomeriggio presso la sala conferenze “Nicola Irti” (ex Montessori) a Avezzano, e moderato dal regista Haydir Majeed, l’argomento oggetto dell’incontro ha da subito suscitato grande interesse tra i presenti in sala. “E’ un libro insolito poichè tratta di zone mai toccate prima – dichiara Majeed. Sono pagine ricche di spunti e dinamiche costruttive che ci fanno rendere conto dell’importanza dei collaboratori di giustizia per sconfiggere questi fenomeni criminosi – conclude”.
Don Marcello Cozzi, sempre molto attento al disagio sociale, è, inoltre, arguto osservatore della realtà politica e culturale del nostro paese. “La mafia è un argomento delicato che mette ancora paura – afferma – parliamo di persone che si sono macchiate dei crimini peggiori e che hanno rovinato innumerevoli vite. Come Libera combattiamo da tanti anni per liberare l’Italia da questa piega e vi posso assicurare che avere a proprio fianco, nella vita di tutti i giorni, il dolore della gente non è facile. Ma non si può, nè si deve, abbassare al guardia. Per sconfiggere la mafia c’è bisogno di tutto l’aiuto possibile, anche e soprattutto dei pentiti. Gli stessi che sempre più vengono messi ai margini e relegati a un ruolo di secondo piano. Non solo è sbagliato ma è grave che questo accada”.
“Ho incontrato Caino” narra storie di vita in fuga, di pentiti eccellenti di mafia, e di sei collaboratori di giustizia – uno su tutti Gaspare Spatuzza. E’ un libro onesto, forte nei contenuti e indispensabile per conoscere, in modo migliore e più profondo, una realtà che affligge l’Italia da troppo tempo. Consigliatissimo. Federico Falcone