Ortucchio. Quante altre vittime sono necessarie affinché i vari enti coinvolti – Regione Abruzzo, Provincia di L’Aquila, Comuni interessati, Consorzio di bonifica territorialmente competente – provvedano alla messa in sicurezza delle disastrate strade del Fucino? Assisteremo, ancora una volta, al vergognoso scaricabarile di competenze che, da tanti anni ormai, è diventato una comune (biasimevole, ndr) prassi delle locali istituzioni? E’ quello che chiedono, con forza, le rsu (rappresentanze sindacali unitarie) della Telespazio alle preposte autorità locali, dopo la morte di Marco Di Nicola, vittima dell’ennesimo incidente stradale nel Fucino. Un’altra tragedia che ha sconvolto, ancora una volta, la comunità marsicana e che fa molto discutere l’adirata opinione pubblica locale sul delicato tema della insicurezza stradale. “Ci sentiamo abbandonati dalle locali istituzioni”, ha commentato il sindacalista del centro telespaziale fucense, Giovannino Aureli, “perché ogni nostra richiesta di intervento, per la messa in sicurezza delle disastrate strade del Fucino, è stata disattesa. Per questo abbiamo chiesto al prefetto aquilano di intervenire, convocando tutti gli enti coinvolti e la direzione del centro telespaziale fucense, per trovare una soluzione urgente, convergendo sulle misure necessarie per salvaguardare l’incolumità personale degli automobilisti”, ha proseguito Giovannino Aureli. “Per dare un segnale concreto affinché il nostro grido d’allarme arrivi a chi, finora, è stato sordo alle nostre richieste, abbiamo indetto un’ora di sciopero in data odierna e ci siamo recati sul luogo dei due tragici incidenti per formare un simbolico guardrail umano”, ha concluso il sindacalista Aureli. Antonio Salvi