Avezzano. “Lo sblocco del piano assunzioni 2018 è una vittoria importante per i sindacati, ma è solo l’inizio. Bisogna fare di più per il personale perché la Asl provinciale è in grande difficoltà di organico: registriamo infatti carenze di oltre 700 unità di personale, non solo di medici ma anche nell’area comparto. Abbiamo inoltre circa 400 precari in questa azienda che aspettano la stabilizzazione”. Lo affermano il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti e il responsabile provinciale Uil Fpl Medici Antonello Fabbri in presidio questa mattina con le altre sigle sindacali all’ospedale San Salvatore per sostenere la sciopero dei dirigenti medici della Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila che hanno protestato per il mancato rinnovo dei contratti da oltre 10 anni e per i tagli alla sanità pubblica.
“Abbiamo sostenuto la protesta dei medici a tutela della sanità del Paese e soprattutto della provincia aquilana”, aggiungono, “i dirigenti medici vivono un momento di grande difficoltà dovuta alla carenza strutturale di personale. Chiediamo per questo al governo nazionale di fare uno sforzo in più nella manovra finanziaria per prevedere maggiori risorse da questo punto di vista e per un grande piano di assunzioni dei dirigenti medici e dell’area comparto della sanità pubblica nazionale. Oggi viviamo infatti una grande difficoltà in tutti gli ospedali e nei distretti territoriali”.
Il presidio di oggi è l’inizio di una serie di azioni di protesta che vedrà la Uil Fpl e le altre sigle sindacali proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale della Asl. In relazione al piano assunzioni approvato dalla Regione per l’anno 2018 Ginnetti e Fabbri aggiungono: “Nei prossimi giorni ci aspettiamo ulteriori risposte dalla Regione anche per rinverdire la dotazione organica della Asl aquilana che, ricordiamo, ha un’età media per i medici di 57 anni. Stanno andando in pensione più di 100 operatori ogni anno tra medici e comparto, e anche quest’ anno sono previsti circa 120 pensionamenti. Se mettiamo insieme i numeri, non otteniamo un grande risultato con l’approvazione del piano assunzioni e allora bisogna fare di più sul personale”.
“Rinforzare e rinverdire l’organico vuol dire inoltre migliorare la qualità dei servizi in tutto il territorio provinciale”, concludono Ginnetti e Fabbri, “chiediamo infine alla Regione uno sforzo in più per la stabilizzazione dei circa 400 precari e per investire in tecnologie che garantiscono l’eccellenza nei servizi”.