Avezzano. La Marsica si mobilita per dire no al decreto legge “La buona scuola”. La riforma proposta dal governo Renzi non piace agli insegnanti, al personale e agli stessi ragazzi. Per questo oggi Flc-Cgil, Cis e Uil Scuola, Snals, Gilda, Cobas Unicobas, Cub scuola e Anief hanno deciso di scioperare. Non è ancora chiaro quanti saranno i docenti che aderiranno, ma in molti assicurano che le cattedre questa mattina saranno vuote. Oltre all’astensione delle lezioni qper questa mattina alle 12 in piazza Risorgimento è previsto un Flash mob per dire no alla riforma Renzi sulla scuola. Come nel resto d’Italia anche ad Avezzano i docenti si riuniranno e leggeranno alcuni articoli della Costituzione. “Non sappiamo ancora chi sciopererà”, ha commentato la dirigente scolastica dell’Istituto industriale Ettore Majorana, Anna Amanzi, “gli insegnanti non ci hanno dato comunicazione e non conosciamo gli umori perché ci sono situazioni e atteggiamenti troppo diversi. Domani mattina (oggi per chi legge) vedremo cosa succederà”. Il corpo docente e gli studenti contestano i tagli all’istruzione e il declassamento della figura del docente sempre più precaria come quella del personale scolastico. Gran parte delle scuole della città – via Fucino, Marini, via Garibaldi, via Pereto, San Pelino, Caruscino, Paterno, Corradini, Mazzini, Fermi, via delle Industrie – ma anche quelle degli altri paesi della Marsica non hanno saputo quantificare il numero dei maestri e dei professori che aderiranno allo sciopero. L’astensione delle lezioni dei professori comporterà inevitabilmente dei disagi per i ragazzi e per le famiglie. In molte scuole sono stati appesi degli avvisi fuori ai cancelli per informare i genitori dello sciopero e della possibile assenza degli insegnanti. I ragazzi, in ogni caso, potranno recarsi a scuola per verificare se il proprio docente ha aderito o meno alla protesta. “Credo ci sarà una elevata percentuale di adesioni, molto più alta rispetto alle precedenti occasioni”, ha precisato Fabiana Iacovitti, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Mazzini Fermi di Avezzano, “credo che, oltre le considerazioni personali a proposito del decreto “La buona scuola”, questo momento è davvero particolare in quanto si sta assistendo a una nuova presa di coscienza dei lavoratori della scuola che vogliono essere attori e protagonisti di cambiamenti positivi”.