Celano. Chiesto il rinvio a giudizio per Franco Piccone per l’incidente stradale che costò la vita ad Antonio Contestabile. Nello schianto, avvenuto il 3 luglio dello scorso anno lungo la Tiburtina nei pressi dello svincolo autostradale Aielli-Celano, l’imprenditore si scontrò con il 75enne storico biciclettaio di Celano.
La Opel Corsa guidata da Contestabile, secondo una prima ricostruzione, si stava immettendo sulla Tiburtina Valeria attraverso la rotatoria, proprio mentre sopraggiungeva il suv con alla guida l’imprenditore celanese. Nello schianto ha perso la vita il 75enne, mentre Piccone è stato trasportato in pronto soccorso dove poi è risultato positivo ai test per droga e alcool.
Dopo la perizia che accertò la condotta di entrambi gli automobilisti anche alla luce dei rilievi eseguiti dai carabinieri della compagnia di Avezzano c’era stata la convalida del fermo, con interrogatorio per Piccone, accusato dell’omicidio stradale e posto ai domiciliari.
Nei giorni scorsi è stato chiesto il rinvio a giudizio per il reato di omicidio stradale nei confronti dell’imprenditore ed è stata fissata l’udienza preliminare per il 25 maggio prossimo. Il pubblico ministero che coordina le indagini sul caso è il sostituto procuratore Elisabetta Labandi, la famiglia Contestabile è difesa dall’avvocato Mario Fammini, la moglie, dall’avvocato Domenicantonio Angeloni i figli, mentre Piccone dall’avvocato Antonio Milo.