Sante Marie. C’è un angolo della Marsica abbracciato dalla montagna dove il sole batte fino a sera. Le tradizioni, gli usi e costumi di una volta scorrono vivi in ogni vicolo e piazzetta del paese oggi apprezzato da migliaia di italiani e che ogni anno lo visitano percorrendo il cammino dei Briganti. È proprio lì che Angela Tomei ed Emanuele Gagliardi hanno deciso di vivere e di realizzare la loro attività ricettiva per accogliere chiunque passi di lì. Proprio come spiegano le guide realizzate per il cammino e tutte le varie community nate intorno a questo fortunato percorso tra storia e natura, nell’agri-campeggio Le Macerine di Santo Stefano di Sante Marie la parola d’ordine è autenticità.
“Potevamo fare altre mille cose nella vita e vivere in altri paesi o città, ma abbiamo deciso di rimanere qui e dare vita al nostro sogno”, hanno raccontato Angela ed Emanuele, “il sogno di vedere realizzato qualcosa di nostro, qualcosa di vivo, qualcosa di unico”.
Nell’agri-campeggio da marzo a ottobre è sempre un via vai di gente e di da fare ce n’è sempre tanto. Ogni mattina a Le Macerine, che è anche azienda agricola, bisogna occuparsi degli animali, conigli, galline e vitelli, ma anche sistemare il giardino, annaffiare l’orto e accogliere gli ospiti che vanno e vengono.
“L’ospitalità da noi è quotidiana”, hanno continuato i due giovani, “possiamo dire senza esagerare che a Santo Stefano ormai vengono da tutto il mondo e questo ci rende orgogliosi del nostro lavoro e del nostro paese. La nostra struttura è in una posizione strategica, alle porte del paese, davanti a un panorama mozzafiato, e tutti rimangono estasiati nel vederla”.
La filosofia dell’ospitalità di Angela ed Emanuele è tutta incentrata sulla genuinità e sull’autenticità. E loro stessi lo confermano quando raccontano la soddisfazione che si prova nel sentire storie di persone che vengono da altre parti del mondo e rimangono particolarmente colpiti da una fetta di ciambellone che Angela gli offre o da un bicchiere di vino gustato insieme a Emanuele.
“Per il momento siamo fermi perché tra il lockdown e il freddo ci sono pochi camminatori”, hanno concluso, “ma noi non stiamo mai con le mani in mano perché ci dedichiamo alla manutenzione, alle attività che ci aiutano a migliorare la struttura e perché no a un pó di riposo. Ripartiremo a primavera, emergenza covid permettendo, e siamo certi che sarà una bellissima stagione tutta da vivere! “.
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