Massa d’Albe. Le macerie del tempio di Ercole ritrovate dentro una cisterna utilizzata per la raccolta delle acque profonda 4 metri. Questa l’ultima scoperta degli archeologi della Soprintendenza per i beni archeologici d’Abruzzo che, proprio nei giorni scorsi, hanno scoperto la cisterna e il tesoro che celava all’interno. La dottoressa Emanuela Ceccaroni, funzionario della Soprintendenza, sta cercando di ricostruire la struttura della piazza del tempio. Sicuramente un grande aiuto glielo daranno questi tasselli che piano piano stanno riemergendo dalla cisterna. Con tutta probabilità quest’opera architettonica di immenso valore era collegata al resto della piazza attraverso una canalizzazione che permetteva il deflusso delle acque. Si sa per certo che il tempio e il piazzale antistante crollarono, probabilmente a causa di un terremoto, e per utilizzare la pizza per i nuovi insediamenti, delle capanne di cui sono state trovate le tracce, gli abitanti della vecchia Alba Fucens gettarono tutte le macerie nella cisterna. Tutto ciò potrebbe essere accaduto nel V secolo dopo Cristo periodo nel quale vengono datati anche gli ultimi insediamenti a Alba. L’altra scoperta che è stata riportata alla luce nella campagna di scavo dei giorni scorsi è un’antica fornace, databile tra il III e IV secolo avanti Cristo, utilizzata per la cottura dei vasi. La struttura è stata trovata nella strada che risale a San Pietro zona nella quale ci sono le taberne, le tradizionali botteghe, e le domus residenziali abbellite dai mosaici policromi.