Avezzano. Buche, assenza di segnali stradali, nessuna infrastruttura e degrado ovunque. Si presenta così oggi il quartiere di Scalzagallo, lottizzazione degli anni ’80 mai terminata e passata dal privato nelle mani del Comune. I residenti, che più volte hanno lanciato un grido d’allarme chiedendo agli amministratori di intervenire per migliorare la zona, tornano a scrivere al sindaco Gianni Di Pangrazio chiedendo: “di recuperare tutte le aree destinate a verde pubblico servizi, e quant’altro perchè patrimonio pubblico”. Il problema maggiore del quartiere a nord della città è l’assenza di infrastrutture. I residenti, infatti, hanno spiegato che quando è iniziata la lottizzazione era prevista la realizzazione anche di scuole, parchi pubblici, una chiesa e poi ovviamente marciapiedi e segnaletica. A distanza di 30 anni nulla di tutto ciò è stato realizzato e per questo i proprietari delle ville della zona si sono appellati al Comune. “Ad oggi il Piano di lottizzazione del consorzio Scalzagallo è scaduto”, hanno spiegato i responsabili del Comitato Scalzagallo 2000, “la zona non è più soggetta a lottizzazione privata, ma è stata assorbita dal nuovo piano regolatore con specifica delibera cambiando destinazione urbanistica, ed inoltre il Comune è già intervenuto per eseguire opere sporadiche per tamponare temporaneamente responsabilità penali degli uffici tecnici. C’è stato il tentativo da parte di alcuni residenti di riappropriarsi di alcune particelle destinate a verde pubblico che a causa dell’ inefficienza e malgoverno del dismesso consorzio e delle precedenti amministrazioni comunali, non sono state mai ricomposte e acquisite. Abbiamo denunciato più volte alle varie amministrazioni e enti competenti che si sono succeduti, la grave situazione in cui versa il quartiere e ritenendo di avere gli stessi diritti di tutti i cittadini residenti sul territorio comunale chiediamo un incontro immediato con il sindaco e interpelleremo tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione per conoscere le intenzioni dell’ amministrazione perchè non saranno più tollerati ulteriori ritardi e tentennamenti nella risoluzione dei nostri problemi”.