Celano. È stato sbarrato da dei massi l’accesso all’area di Colle Felicetta, a Celano, conosciuta come “Montagnola”. Si tratta di un luogo in cui negli ultimi anni sono accadute delle tragedie, in quanto delle persone si sono tolte la vita, gettandosi siù dal dirupo con l’auto.
Tre casi, in tre anni. Due a distanza di pochi mesi.
L’ultimo episodio solo una settimana fa, quando si è tolto la vita un 53enne di origine romena.
Un luogo ormai definito teatro di tragedie e di cui da anni si attende una riqualificazione e messa in sicurezza, messa in agenda dall’amministrazione comunale nell’ultimo piano delle opere pubbliche. nell’area, a quanto pare, dovrebbe arrivare dei lavori per la realizzazione di un “belvedere”.
A distanza di una settimana, su disposizione dell’amministrazione comunale, sono arrivati dei massi, ch enon permettono più il passaggio alle auto.
A poche ore dalla tragedia, sulla propria bacheca Facebook, Ermanno Natalini, del Pd cittadino, aveva sollecitato pubblicamente un intervento immediato da parte dell’amministrazione comunale.
“Sulla messa in sicurezza di Colle Felicetta l’amministrazione comunale alle parole e alle promesse mancate faccia seguire finalmente i fatti”, ha scritto Natalini, “non bastano più gli annunci e le lacrime di coccodrillo, si faccia presto, chiediamo un intervento a carattere d’urgenza, da attuare già nella giornata di oggi, mirato alla installazione di barriere e protezioni adeguate, al fine di scongiurare nuove tragedie. A febbraio scorso, la giunta comunale, si era già impegnata pubblicamente, annunciando la messa in sicurezza dell’area, da allora nulla è stato fatto. Siamo profondamente scossi per l’ennesimo dramma che si è verificato nella nostra città: abbiamo perso una persona buona e laboriosa, un amico, un celanese vero. Quello dell’altro giorno è stato il terzo triste episodio nel giro di pochi anni. Per questi motivi chiediamo, con forza, che si intervenga immediatamente con misure deterrenti adatte a scongiurare nuove tragedie. Siamo pronti, da subito, a fare la nostra parte e dare un nostro contributo a un progetto che riqualifichi l’intera area, ma ora, lo ripetiamo, servono azioni concrete ed urgenti”.
Al post di Natalini non sono mancate le critiche da celanesi che lo hanno accusato di voler strumentalizzare la vicenda. Commenti a cui Natalini rispondeva spiegando: “Ciao e grazie per il contributo alla discussione nel commento. Qui nessuno sta dicendo di mettere le barriere sul dirupo, che comunque è possibile, ma di inibire il passaggio, magari con dei massi, che nemmeno deturpano il paesaggio, per bloccare il passaggio sullo spiazzale della montagnola (gli ultimi 3 suicidi hanno tutti la stessa dinamica). È del tutto evidente che quello che si chiede, e sono sicuro che è condiviso, è quantomeno ostacolare il più possibile gesti estremi. Come è evidente che non si può mettere in sicurezza la montagna. Condivido con tutti voi che bisogna incrementare i servizi di supporto psicologico ed aiutarci quanto più possibile”.
Tra i commenti anche quello lapidario del consigliere comunale Dino Iacutone: “Inzuppi il pane nel sangue mentre ti chiedi perché da febbraio scorso non è stato fatto niente. Senza vergogna!”.
Per avere maggiori dettagli sull’intervento del Comune abbiamo contattato l’assessore alla Città Piero Ianni che ci ha comunicato che l’amministrazione comunale non risponde alle domande della stampa, in quanto, il Comune ha un addetto stampa che è colui che comunica quanto fa l’amministrazione, informandoci che si tratta di Nazario Cotturone.
La redazione di Marsicalive ha contattato il collega Cotturone ma non ha avuto risposta.
Colle Felicetta teatro di tragedie: 3 vittime in 3 anni ma in passato altri casi (FOTO E VIDEO)