Sante Marie. Una lapide per ricordare don Beniamino Vitale, storico sacerdote di Sante Marie amatissimo dalla comunità locale che, anche a distanza di anni, lo ricorda con affetto incondizionato. Nel corso della mattinata di ieri, domenica 25 agosto, in corso Garibaldi, è stata svelata la targa per omaggiare la memoria del “prete della carità”, del “difensore dei poveri e dei deboli”, come veniva affettuosamente chiamato in paese. Soprannomi, questi, che sono per lo più una vera e genuina testimonianza del grande impegno profuso per la sua gente, per i più bisognosi, per coloro i quali necessitavano di un punto di riferimento nella loro vita. Don Beniamino Vitale, per loro, c’era sempre.
Nato a Sante Marie l’11 febbraio 1880, venne nominato vice-parroco a Sante Marie, poi amministratore a Pietrasecca. Fu parroco a san Giovanni di Sante Marie per diversi anni, in seguito a Tubione e aiutò don Domenico Berardinetti a Sante Marie. Fu molto attivo nel campo politico, fondando la squadra del Bardo contro l’usurpazione nazista e fascista. Organizzò una formazione di partigiani denominata il “Bardo” in ricordo degli antichi Bardi, per sensibilizzare circa la conquista della libertà. Con il passar degli anni, il prete ribelle si era sempre più allontanato dallo squadrismo fascista e la goccia che fece traboccare il vaso fu quando, dopo l’otto settembre 1943, i soldati dalla Luftwaffe incominciarono a requisire le abitazioni, a sequestrare animali e cereali, a terrorizzare la popolazione ed i giovani. Assieme all’avv. Mari intensificò le attività partigiane per fiaccare le azioni belliche degli invasori.
“E’ stata una figura di rilievo per la nostra comunità”, ha affermato commosso il sindaco Lorenzo Berardinetti, “amato, seguito, ascoltato dai giovani e dai più anziani del nostro paese. Un simbolo di amore, pace e carità cristiana. Una figura sempre al fianco della sua gente. La stessa che oggi ha voluto stringersi attorno alla sua memoria, mai offuscata dal decorso del tempo. Don Beniamino è stato sacerdote di Sante Marie ma, soprattutto, un indimenticabile amico di noi tutti. Ecco perché ho inteso creare un gruppo di studio che porti il suo nome. Un ringraziamento anche a Giuliano Di Giacomo che ha saputo raccontare e far conoscere a tutti la figura di questo sacerdote”, ha concluso Berardinetti.
L’appuntamento, al quale hanno preso parte il parroco, padre Michelangelo Pellegrino, oltre agli alpini del paese, i carabinieri in congedo e i familiari di don Beniamino, si è tenuto in occasione della ricorrenza dei cinquanta anni dalla sua scomparsa. I parenti e l’amministrazione comunale hanno voluto celebrare l’uomo e il sacerdote i cui insegnamenti sono un prezioso retaggio per gli abitanti del borgo marsicano.