Sante Marie. Successo senza precedenti per la XXXIX edizione della Sagra più antica del territorio, quella di Sante Marie. Il “Villaggio della castagna” è stato preso d’assalto sia sabato sia domenica da migliaia di visitatori accorsi per l’evento dedicato alla regina d’autunno. La due giorni propone ogni anno anche eventi legati a sport, natura e mangiar sano, oltre a uno stand speciale per cibo destinato ai ciliaci che ha riscosso grande successo. Gli organizzatori hanno voluto che l’edizione 2011 fosse in linea con l’anno del volontariato promosso dall’Ue e per questo hanno messo in piedi una serie di iniziative sul tema, come la possibilità di donare il sangue grazie alle presenza di un’autoemoteca Avis. Ieri c’è stata poi la visita tra i boschi secolari che circondano il paese per raccogliere le castagne. Centinaia le persone in attesa dell’apertura delle cantine del villaggio dove si può degustare una calda polenta, zuppe di farro, pasta allo zafferano, bacon, scamorze, bruschettoni e stuzzichini artigianali. Un vero viaggio nell’arte culinaria abruzzese a chilometro zero dove non mancano del buon vino rosso e dolci esclusivamente a base di castagne. Nello stand per ciliaci, organizzato con la Commissione Pari opportunità e l’Associazione italiana celiachia, ci sono dolci alle castagne, ma anche le pizze fritte e la polenta tutto “gluten free”. Il volontariato sabato è stato protagonista anche con un convegno promosso dal Comune con testimonianze di chi opera nei diversi campi del volontariato. La musica e l’allegria sono stati protagonisti del pomeriggio nelle vecchie cantine riaperte come fossero antiche osterie, nei vicoli e nelle piazzette del centro storico. Domenica la festa è continuata fino a tarda sera. In mattinata è partirà la seconda edizione della “Cicloturistica della castagna”. La Pro Loco, in collaborazione con l’Asd Ponte di Nona, ha organizzato l’appuntamento dedicato agli amanti delle due ruote (esperti e anche famiglie) che in 130 si sono immersi nei castagneti del paese per conoscere le bellezze del territorio. Famiglie intere hanno apprezzato il percorso messo a punto dagli organizzatori percorso anche da bambini di 5 e 7 anni con caschetto e sorriso in volto. L’odore inconfondibile delle caldarroste mescolato al profumo del vin brulè hanno inebriato i visitatori del villaggio che dalle 12 hanno potuto scegliere in quale delle cantine fermarsi per pranzo, dove sono state preparate ricette rubate dai libri delle nonne, o quale dolce mangiare dopo, con castagne, frutta secca e cioccolato. Grande richiesta anche per le visite al Museo del Brigantaggio, all’osservatorio Astronomico e alla Riserva grotte di Luppa.