Sante Marie. Sarà strano non sentire più nei caldi pomeriggi estivi il rumore delle sue auto d’epoca attraversare le strade di Sante Marie. La sua assenza si farà notare anche durante le processioni e le funzioni in memoria dei santi patroni alle quali prendeva parte sempre. Domenico Di Giulio, per tutti “lo scienziato”, si è spento ieri all’ospedale Villa San Pietro di Roma all’età di 84 anni.
La sua vita sempre piena, la sua grande famiglia, le sue passioni per i motori e il suo amore incondiziato per Sante Marie hanno caratterizzato tutta la sua esistenza. Nato in paese, a metà del secolo scorso si spostò a Roma per lavoro. Dipendente della Motorizzazione, sposato da oltre 50 anni con Giuditta, ha avuto tre figli e tanti nipoti ai quali era legato particolarmente.
Uomo di altri tempi, determinato, non sapeva cosa volesse dire il peso della fatica. Se doveva portare a termine un lavoro lo faceva, senza perdersi in chiacchiere. Nonostante vivesse a Roma da anni il suo amore con Sante Marie era qualcosa che andava oltre ogni confine. Tra maggio e giugno lo si vedeva arrivare in paese con una delle sue tante auto storiche piene di mobilio, attrezzi da lavoro e altro. Quello era il segnale che stava iniziando l’estate.
Da quel giorno Domenico non si fermava mai, per lui le ferie non esistevano. Si divideva tra i mille lavori da fare in casa, l’assistenza alle sue auto e alle sue moto, e poi l’orto e il vicinato di Palatera. Andava avanti a ritmi serrati per tutto il giorno, poi nel tardo pomeriggio, o alla sera, arrivava in piazza con la sua Topolino o con la moto Guzzi per sedersi in uno dei bar e godersi un pò di riposo.
Quando decise di riacquistare la casa nel cuore del paese dove era nato in pochi immaginavano che in poco tempo l’avrebbe risistimata. Con il cappello da carpentiere in testa e l’immancabile canotta di lana per tutta l’estate ha lavorato notte e giorno a quel cantiere tanto da far riaffiorare la pietra ormai coperta della facciata che era viva nei suoi ricordi d’infanzia. Schietto e sincero in tanti lo ricorderanno quando salì sul pulpito e propose di vendere parte dell’oro dei santi per risistemare la chiesa della Madonna delle Grazie all’epoca chiusa, quando incitava i compaesani a partecipare alle feste del paese o quando arrivava con tutta la famiglia nell’area della Fonte della Rocca per festeggiare Ferragosto portando viveri da offrire poi a tutti i presenti.
Oggi alle 12.30 saranno celebrati i funerali nella chiesa di Sant’Alessio a Roma. Poi, dopo il rito funebre, sarà riaccompagnato per l’ultima volta a Sante Marie dopo riposerà per sempre.
Foto Mauro Di Giovanni