Ovindoli. Santa Jona ricorda il disastro di Marcinelle. L’ 8 agosto 1956 un improvviso incendio nella miniera belga di Marcinelle provocò la morte di 262 minatori, 136 dei quali italiani. Ben 60 furono le vittime abruzzesi e tra loro un giovane di Santa Jona, io 28enne Vincenzo Riga. Dopo questa immane tragedia furono promulgate leggi per migliorare la sicurezza nelle miniere e dal 2001 è stata introdotta nel calendario civile della Repubblica Italiana la giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo che ricorre il giorno 8 agosto.
Il gruppo Alpini di Santa Jona, in collaborazione con l’amministrazione del Comune di Ovindoli, ha organizzato una manifestazione pubblica di commemorazione. Nella cornice del borgo medievale del paese si è svolta una toccante cerimonia. Dopo una colazione alpina offerta dal gruppo a tutti i partecipanti si è svolta la sfilata con la partecipazione di numerosi gruppi alpini dei paesi vicini e di rappresentanti delle associazioni d’arma, dai paracadutisti ai carabinieri, e del presidente della sezione Abruzzi, Pietro D’Alfonso, col vessillo sezionale.
La sfilata si è conclusa davanti al monumento dei caduti sul lavoro con deposizione di una corona di fiori in memoria della medaglia d’oro al valore civile a Vincenzo Riga. È seguita poi la commovente allocuzione del capogruppo, Carmine Pietrantoni, del presidente dell’Ana Abruzzo, Pietro D’Onofrio, e del rappresentante dell’amministrazione comunale, Enrico Cotturone.
“La commemorazione ha lo scopo di mantenere viva la memoria di quel tragico avvenimento affinché non venga dimenticato il sacrificio dei nostri connazionali”, spiegano, “nell’adempimento del loro lavoro e perché simili tragedie non abbiano a ripetersi”.