Canistro. Continua l’odissea sulla vicenda dell’azienda Santa Croce. Ieri pomeriggio, il vice presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli ha incontrato i dipendenti dell’ex società di Colella, che hanno dichiarato sciopero almeno fino a sabato. I lavoratori lottano per ricevere ancora la cassa integrazione di ottobre e richiedono il versamento del fondo Alifond e ovviamente il Tfr, che spetta loro per contratto. Oggi, il vice presidente regionale, insieme alle autorità giudiziarie e al sindaco di Canistro, Angelo Di Paolo, ispezioneranno l’azienda della Santa Croce, mentre in mattinata ci sarà un appuntamento nelle sedi della Provincia, anche con il patron della Santa Croce, Camillo Colella per valutare l’ipotesi di mobilità dei lavoratori.
“Speriamo di poter trovare una soluzione nell’interesse dei lavoratori”, ha commentato Marcello Paglioroli della Flai-Cgil, “in ogni caso lo sciopero andrà avanti fino a sabato a meno che la situazione non precipiti”. Le parti sociali mirano a chiudere l’accordo per evitare che passino altre settimane visto che da gennaio determinati ammortizzatori sociali verranno eliminati.
Al momento, la Regione Abruzzo ha disposto un bando per poter prelevare l’azienda e risollevare questa delicata situazione. Un bando che scadrà nella metà di dicembre e solo allora si potranno sapere gli interessati acquirenti. “Ieri mattina sono stato in Procura per relazionarmi con i magistrati sulla denuncia che ho esposto contro l’ex dirigente Colella”, ha dichiarato il vice presidente Lolli, “questi afferma di aver lasciato all’interno dell’azienda circa trecento tir carichi di acqua, da un valore di circa quattro miliardi”, ha continuato Lolli, “si tratta di acqua illegalmente prodotta, perché Colella aveva già perso la licenza per la produzione della Santa Croce in Abruzzo. Ad ogni modo insieme alle forze dell’ordine faremo un sopralluogo all’azienda di Canistro, per verificare personalmente la situazione e concretizzare il sequestro. Il nostro scopo è soprattutto quello di riportare almeno la mobilità dei lavoratori, che ancora devono ricevere soldi del loro lavoro passato. Proprio per questo ci sarà un incontro con la Provincia, per verificare se Colella vuole mettere in mobilità i lavoratori, altrimenti dovrebbe essere costretto a riassumerli”. @RaffaeleCastiglioneMorelli