Canistro. I lavoratori della Santa Croce alzano un muro contro Colella e proclamano altri 7 giorni di sciopero. Nell’assemblea dei lavoratori della Sorgente Santa Croce nei giorni scorsi si è discusso dell’iniziativa della Regione Abruzzo di convocare un tavolo per cercare di trovare un accordo tra le parti che ponesse fine allo stato di agitazione sindacale.
“Il 2 novembre siamo stati convocati dalla Regione Abruzzo a Pescara insieme alla proprietà e al Comune di Canistro”, hanno spiegato Franco Pescara (Fai-Cisl), Marcello Pagliaroli (Flai-Cgil) e Leonardo Lippa (Uila-Uil), “dopo un’accesa discussione sul riconoscimento dei nostri diritti la proprietà ci ha proposto che, a condizione di revocare lo stato di agitazione, avrebbe provveduto nella mattinata successiva a versare l’intero importo di 245mila euro ad Alifond, soldi trattenuti dalla busta paga dal 2012 a oggi, pagare l’anticipo della cassa integrazione del mese di settembre, confermare la chiusura della procedura di mobilità aperta l’8 settembre e collocare tutti i 75 dipendenti in mobilità, versare a tutti il 50 per cento del tfr.
Le organizzazioni sindacali insieme alle rsu hanno relazionato ai lavoratori che hanno accettato la proposta e la Regione ha riconvocato il tavolo per il giorno successivo. Alla riunione fissata a palazzo Silone all’Aquila la proprietà non si è presentata quindi disattendendo gli accordi presi davanti all’assessore regionale Lolli”. Per questi motivi Fai-Cisl, Flai Cgil e Uila Uil insieme a tutti i lavoratori, hanno deciso di confermare lo stato di agitazione e di inserire un nuovo pacchetto di scioperi fino a sabato 12 novembre.