Avezzano. Nuova fumata nera per gli ex lavoratori Santa Croce. Ieri mattina i dipendenti storici dell’azienda che imbottiglia l’acqua della Valle Roveto sono arrivati al tribunale di Avezzano con la speranza di poter chiudere una vicenda che va avanti ormai da mesi. Anche se non lavorano ormai da più di un anno devono ricevere ancora dei salari arretrati e parte della liquidazione. Per questo sono arrivati speranzosi in tribunale ma alla fine sono dovuti andare via a bocca asciutta. L’udienza, infatti, è stata di nuovo rinviata perchè i legali dell’azienda hanno presentato delle osservazioni che ora dovranno essere esaminate dal giudice. “Non si capisce perchè questa vicenda non si chiude”, ha spiegato l’assessore Ugo Buffone, “questo imprenditore continua a cavillare su tutto. I ragazzi hanno un pò del tfr erogato dall’Inps che gli permette di respirare, ma finirà. C’è stata un’altra denuncia di Camillo Colella per una condotta che lui definisce illegale. In realtà questa va alla clinica Ini e alle case sparse. Faccia tutte le denunce che vuole se questa condotta la ritiene illegale, ma è ora di finirla con questi giochi. Noi come Comune ci stiamo tutelando”.
Intanto prosegue l’iter che porterà alla realizzazione del nuovo stabilimento della Norda, società che si è aggiudicata temporaneamente la captazione dell’acqua della Sponga. “Attendiamo la bozza del progetto che poi dovrà essere valutato dai sindaci di Canistro e Civitella”, ha continuato Buffone, “poi tutto passerà nelle mani del Via che dovrà procedere con l’accordo di programma. Il progetto successivamente verrà presentato alla commissione di servizi”.