Canistro. Sono ancora fuori lo stabilimento i lavoratori della Santa Croce di Canistro. Dopo aver atteso venerdì invano che qualcuno gli aprisse i cancelli e gli permettesse di lavorare normalmente, ieri sono tornati di nuovo in fabbrica ma la situazione non è cambiata. L’imprenditore molisano, Camillo Colella, non si è fatto vedere e i dipendenti, dopo aver raccolto le firme dei presenti, hanno aspettato fino alle 17 nella speranza che arrivasse un segnale che di fatto non c’è stato.
“I lavoratori hanno potuto nuovamente constatare la chiusura dei cancelli”, hanno spiegato le organizzazioni sindacali e le rsu di stabilimento, “hanno di nuovo citofonato agli uffici non avendo alcuna risposta. Inoltre hanno verificato ulteriormente che nella bacheca aziendale posta nel gabiotto adiacente i cancelli dove normalmente vengono posti i turni di lavoro settimanali che non vi era alcuna comunicazione dei turni. I dipedenti rimangono a disposizione dell’azienda e in assenza di comunicazioni ufficiali verificheranno se nella sera precedente saranno esposti i turni di lavoro per il giorno successivo”.
Dopo dieci giorni di sciopero contro la proprietà, per la mancata erogazione della cassa integrazione e del fondo pensionistico complementare Alifond, hanno deciso di tornare nello stabilimento per evitare un di perdere troppi giorni e di vedersi di conseguenza dimezzato lo stipendio. Nell’incontro alla Provincia dell’Aquila per l’apertura della mobilità nessuno della proprietà si è fatto vivo e quindi parti sociali e dipendenti hanno deciso di interrompere lo sciopero e riprendere la regolare attività comunicandolo anche all’azienda. Nè venerdì e lunedì, nè oggi però si è fatto vivo qualcuno ad aprirgli.