Canistro. La Santa Croce non potrà imbottigliare l’acqua fino alla nuova gara d’appalto. La Regione ha inviato la Forestale a monitorare i contatori dai quali esce l’acqua che poi finisce nelle bottiglie. Nei giorni scorsi, infatti, si era deciso di bloccare la concessione all’azienda che fa capo a Camillo Colella perché i documenti presentati per la gara d’appalto non erano in regola. Gli uomini della forestale, su richiesta dell’ente, stanno monitorando i contatori per impedire che venga utilizzata l’acqua in attesa che si possa procedere a emanare un nuovo bando. “La Forestale si sta recando sul posto per prendere il numero dei contatori e assicurarsi che l’acqua non venga utilizzata”, ha spigato Mario Mazzocca, sottosegretario con delega all’ambiente che sta seguendo la vicenda, “intanto gli uffici stanno procedendo a rifare un nuovo bando per la concessione delle acque nel più breve tempo possibile per fare in modo che questa vicenda venga risolta”. L’azienda, intanto, oltre alla fornitura di acqua a disposizione sta continuando a imbottigliare anche delle scorte. “Per ora stanno imbottigliando l’acqua contenuta nei sette silos situati dietro allo stabilimento”, ha spiegato Marcello Pagliaroli, della Flai – Cgil, “ma quando questa finirà staranno fermi”. Nel tavolo convocato nei giorni scorsi, al quale hanno preso parte per l’azienda l’avvocato Fasciani, per la Regione il vice presidente, Giovanni Lolli, Mazzocca, il consigliere Maurizio Di Nicola, e i rappresentanti delle parti sociali Pagliaroli, Franco Pescara (Fai – Cisl) e Leonardo Lippa (Uila -Uil), si è discusso anche dell’opportunità di aprire la mobilità volontaria per una parte dei 75 dipendenti del sito industriale. “C’è stata la disponibilità di tutti ad aprire la mobilità per un certo numero di lavoratori”, hanno commentato i rappresentanti delle parti sociali, “l’accordo dovrà ancora essere trovato tramite una serie di incontri che si terranno già a partire dai prossimi giorni nella sede della Provincia dell’Aquila. Possiamo dire che per ora c’è l’intenzione ma ci sono molte altre tappe davanti. Quando avremo siglato il patto andremo in assemblea con i lavoratori e gli presenteremo il piano, saranno poi loro che dovranno prendere una decisione anche dopo essersi consultati con le famiglie”.