Canistro. La dirigente Flacco arriva a Canistro per visionare gli 8 milioni bottiglie sequestrate e Colella non gli apre. Sono dovuti arrivare gli operai comunali per aprire i cancelli della Santa Croce chiusi accuratamente per evitare che qualcuno potesse entrare. Nei giorni scorsi la dirigente, Iris Flacco, ha inviato una richiesta ufficiale alla Santa Croce per poter visionare lo stato delle bottiglie dal momento che si tratta di un bene nelle sue mani. Colella ha fatto sapere che non era disponibile e così i dirigenti della Regione, come accaduto altre volte, hanno chiesto il supporto del Comune di Canistro e ieri mattina si sono presentati per una verifica delle bottiglie con i carabinieri. Fuori dai cancelli dell’azienda i lavoratori avevano sistemato dei manifesti per protestare contro il pagamento degli stipendi da più di sette mesi e contro le presunte bugie che in questi anni gli sono state raccontate. I dirigenti regionali, dopo aver ribadito telefonicamente a Colella la necessità di visionare le bottiglie, hanno fatto aprire da alcuni operai i cancelli laterali e sono entrati. Una volta dentro hanno trovato degli ostacoli posti dietro le porte e hanno avuto qualche difficoltà a raggiungere l’area dove si trovavano le bottiglie a causa della chiusura di tutte le porte e le serrande.
“Abbiamo fatto la verifica perché dovevamo avere contezza della quantità e dell’utilità delle bottiglie”, ha commentato la dirigente Iris Flacco a conclusione dell’ispezione, “soprattutto in termini di tenuta e qualità perché dovevamo capire se potevamo procedere all’utilizzo. Abbiamo potuto verificare solo una parte dei magazzini perché un’area era transennata e quindi non era fruibile. Abbiamo rilevato però che c’era un quantitativo sufficiente che provvederemo a vedere”. Ad aprile scorso, infatti, l’imprenditore molisano aveva chiesto di poter riavere l’acqua sequestrata dalla Regione. Il giudice, però, ha respinto la richiesta facendo rimanere tutto il quantitativo di bottiglie sequestrate nelle mani dell’ente. Sulla vicenda è intervenuto anche il patron della Santa Croce. “Il blitz nello stabilimento Santa Croce è l’ennesimo abuso che subiamo dalla Regione Abruzzo”, ha dichiarato Colella, “alla Flacco avevamo rappresentato l’impossibilità di aprire lo stabile per un’ispezione a causa di impegni già presi ma lei, alla presenza delle forze dell’ordine, senza alcun mandato, ha forzato tagliando la recinzione e la porta di accesso alla sede, una proprietà privata, ed è entrata con l’ausilio di alcune persone del Comune, munite di cesoie. L’effrazione ha mandato in tilt il sistema d’allarme, lasciando lo stabilimento in condizioni di scarsa sicurezza. Un abuso gravissimo – per cui i nostri legali sono stati già incaricati a denunciare e querelare tutti i responsabili in tutte le sedi, oltre i danni conseguenti”. Dopo la verifica parziale di ieri mattina la Regione inizierà l’iter per potere vendere l’acqua che si trova all’interno del sito di Canistro. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Angelo Di Paolo, nei mesi scorsi aveva lanciato la proposta all’ente di poter pagare con i soldi dell’acqua venduta parte degli stipendi ai 75 lavoratori della Santa Croce che da tempo sono senza salario.