Collelongo. Ci sarebbe uno sfasamento di 583 giorni rispetto alla data riportata sulla macchina fotografica digitale dell’imprenditore della sanità Vincenzo Angelini, quelle che dovrebbero inchiodare l’ex governatore della Regione Ottaviano Del Turco. Le foto della presunta tangente consegnata a Collelongo dall’ex titolare di Villa Pini a Del Turco, sarebbero state scattate il 2 novembre 2007. Lo ha stabilito, oggi, a Pescara, al processo “sanitopoli”, la perizia dei due consulenti, il professor Roberto Baldoni e l’ingegnere Luca Montanari della Sapienza di Roma, nominati dal tribunale collegiale di Pescara, che ha, dunque, avvalorato la tesi dell’accusa circa la data delle foto della presunta mazzetta. Per la difesa invece le foto di Collelongo risalgono ad un periodo di tempo che va dal 16 giugno 2006 al novembre 2006. Nello specifico i periti , dopo aver spiegato che le foto dalla 1 alla 53 riportano la data del default, cioe’ 1-01-2005, hanno detto di aver preso a riferimento le foto in cui il timer e’ stato azionato, vale a dire a partire dalla numero 54. I consulenti hanno detto che chi ha azionato il timer non ha tenuto conto della data di quel giorno ma di quella del default. Per arrivare a datare con certezza la data delle foto a Collelongo i periti hanno spiegato di aver fatto riferimento alla foto numero 59 che ritrae una cartella clinica relativa a un parto cesareo urgente del 21 ottobre 2006 . Considerato che la data della macchinetta indicava la data del 17 marzo 2005, i due professori hanno calcolato uno sfasamento di un anno, 7 mesi e 4 giorni. Queste deduzioni di tipo matematico e logiche sono state quindi applicate anche alle foto dalla 82 alla 95 relative alla presunta tangente. Queste fotografie sono datate sulla macchinetta 29 marzo 2006, aggiungendo a questa data un anno, 7 mesi e 4 giorni si arriva al 2 novembre 2007. I consulenti hanno inoltre datato le foto dei lavori a Villa Pini al 9 novembre 2007. Su questo punto, durante il controesame, su domanda di uno dei difensori di Del Turco, i periti hanno detto che le date delle foto si possono modificare attraverso un software e che e’ possibile farlo anche senza lasciare tracce. Baldoni e Montanari, pur non potendo escludere che cio’ sia avvenuto, hanno comunque detto che per loro non ci sono state alterazioni delle date.