L’Aquila. Un sabato politico di fuoco quello dell’ultimo week end di gennaio 2020, in cui è ancora la Sanità a farla da padrona tra le notizie della cronaca locale d’Abruzzo. Nello specifico questa mattina, il deputato abruzzese Luigi D’Eramo ha presentato la richiesta di un consiglio comunale straordinario aperto al direttore generale stesso, al Presidente della Regione Marco Marsilio, ai consiglieri e assessori regionali aquilani e ai deputati eletti sul territorio perché come ha affermato il deputato “la governance attuale dell’Asl non è in grado di far fronte alle tante problematiche della sanità, ci sono gravi ritardi e inadempienze sull’edilizia sanitaria e sulla messa in funzione di macchinari importanti”.
Dopo il defenestramento del manager Sabrina Cicogna e la nomina di ieri di Franco Mariangeli il casus belli tra la Lega e Fratelli d’Italia è scoppiato. Sette sono i mesi bastati alla destituzione della carica della Cicogna, primario del reparto di cardiologia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila e capo del Dipartimento di Medicina, al cui posto ha succeduto il professore Marinangeli, nuovo primario del reparto di Rianimazione.
Nei giorni scorsi, Testa avrebbe dovuto nominare per tre anni la Cicogna, iscritta all’albo regionale. A causa di dissidi non ancora del tutto chiarificati, il manager ha eliminato il dirigente ormai privo di requisiti per la nomina, dato il raggiungimento del 65esimo anno di età. Testa avrà la verifica nel mese di maggio quando la Lega potrebbe chiedere il taglio. “Serve una urgente azione che faccia chiarezza e, allo stesso tempo, che dia una soluzione immediata a molteplici dossier su temi specifici” conclude D’Eramo “bisogna far luce su una gestione che desta davvero enormi perplessità”.