Avezzano. Si è tenuta nella mattinata di ieri 15 aprile l’audizione al Consiglio straordinario del Comune di Avezzano della Associazione dei Consumatori ADICU – aps – Ente Terzo Settore, la cui responsabile dello Sportello della provincia di L’Aquila è l’Avvocato Ludovici Carlotta.
“Il Consiglio straordinario è stato indetto per affrontare lo spinoso tema della sanità pubblica, con riferimento in particolare sia alle lunghe liste di attesa degli utenti che alle migliaia di avvisi di pagamento per asserite mancate disdette delle prestazioni sanitarie. Il confronto è avvenuto tra le forze politiche, i sindacati, le associazioni del territorio a tutela dei consumatori e la Direzione Generale strategica Asl 1.” Queste le parole esplicative della Ludovici.
“Il Consiglio si è tenuto per affrontare, tra gli altri punti all’Ordine del giorno, l’annosa problematica relativa alle migliaia di avvisi di pagamento recapitati ai cittadini della provincia aquilana dall’Agenzia delle Entrate su incarico dell’ASL 1 a far data dal 2022 ed in modo massivo nel 2024 per le asserite mancate disdette delle prenotazioni sanitarie.
Come già fatto in sede di Commissione Vigilanza della Regione Abruzzo il 20 marzo u.s., l’Associazione ADICU ha posto un quesito specifico al Manager della ASL 1 con riferimento ai criteri adottati per identificare i soggetti destinatari di tali improvvide richieste di pagamento, ricordando alla Direzione sanitaria che molti di loro hanno disdettato la prenotazione via telefono ovvero hanno effettuato la prestazione prenotata, referto e ricevuta di pagamento del ticket alla mano.
Durante l’intervento in Consiglio l’ADICU ha rappresentato, inoltre, l’impossibilità per l’utente di provare l’avvenuta disdetta telefonica, magari risalente a dieci anni fa, prassi questa seguita fino ad oggi. Le contestazioni, infatti, vanno effettuate nell’immediatezza e non quando l’asserito credito in molti casi è addirittura prescritto.
Ad ogni modo, ancora una volta l’Azienda sanitaria a tale quesito di fatto, ora come allora, non ha fornito alcuna plausibile risposta. È stato paventato, invece, che gli utenti hanno pagato le sanzioni perché evidentemente hanno riconosciuto di non aver disdettato a suo tempo le prenotazioni.
Ebbene, a prescindere dal fatto che è improbabile avere memoria di fatti risalenti ad anni fa, tuttavia pare sfugga che i più hanno rinunciato ad adire le vie legali poiché considerate più onerose sia in termini economici, sia in termini di dispendio di tempo ed energie. E’ da sottolineare che finora sono stati incassati più di due milioni e mezzo di euro.
Anche il canale della email dalla Asl dedicata 1 ai reclami non appare la strada giusta, considerato che l’ADICU sta ricevendo numerose segnalazioni da parte di utenti che hanno richiesto personalmente in autotutela l’annullamento delle cartelle, ma che, tuttavia, non hanno ricevuto alcun riscontro.
Pertanto, nel consigliare per il futuro di effettuare disdette in modalità telematica, si invitano tutti i cittadini a rivolgersi allo Sportello ADICU di L’Aquila per la tutela dei propri diritti nelle sedi più opportune, in attesa che l’azienda sanitaria fornisca finalmente i giusti riscontri alle nostre richieste e si attivi per risolvere una problematica seria che essa stessa ha creato.”