L’Aquila. “Spreco di denaro pubblico, pressapochismo nella gestione di macchinari e attuazione della Rete Covid in estremo ritardo. È questa la sintesi dell’ultima commissione sanità sulla Asl 1 che si è tenuta in Regione Abruzzo. Una commissione che ho chiesto già dal 9 novembre 2020 ma che è stata convocata dopo 4 mesi di melina del centrodestra che ha lasciato il territorio senza risposte. Quello che è emerso nel corso delle audizioni della direzione Asl 1 e dell’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì rende ancora più drammatica la situazione nella provincia dell’Aquila”. Ad affermarlo è il Consigliere regionale Giorgio Fedele che spiega: “Il direttore Testa ha confermato che il secondo macchinario Panther è installato definitivamente nell’Ospedale dell’Aquila. Una scelta che contestiamo fortemente perché non ha senso tenere un macchinario, che potrebbe analizzare 500 tamponi al giorno, fermo come “riserva” in una struttura ospedaliera che già ne possiede uno. È contro ogni logica tenere bloccato un apparecchio di questa importanza e lo è ancora di più se si tiene conto dello sperpero di denaro pubblico e la situazione di contingenza attuale in cui si trova l’Ospedale di Avezzano che deve fare i conti con la richiesta di analisi dei tamponi di tutto il territorio della Marsica. È emerso, inoltre, che oggi dovrebbe essere installato un diverso macchinario della Menarini proprio ad Avezzano. Peccato che si tratti di un arrivo con un fuori tempo da record visto che la Asl ha impiegato ben 12 mesi per il reperimento della strumentazione che, tra l’altro, non ha la stessa capacità di analisi del Panther. Mentre quest’ultimo infatti può analizzare circa 500 tamponi al giorno, il macchinario che dovrebbe arrivare ad Avezzano raggiunge, a pieno regime, non più di 200 unità di analisi giornaliere a fronte di una domanda del territorio marsicano che si aggira dai 400 ai 500 tamponi quotidiani. Ora è chiaro che qualcosa non torna se la Asl1 ha due macchinari con capacità di 500 tamponi, di cui uno fermo, e ad Avezzano saremo ancora costretti a mandare i tamponi che non possiamo analizzare in giro per l’Abruzzo tra L’Aquila, Pescara e Teramo, con tutti i costi e i disagi che questi trasferimenti quotidiani comportano. A maggior ragione se pensiamo che l’acquisto dei due Panther sono stati deliberati a ottobre 2019 e tutta l’operazione è partita proprio dal responsabile di laboratorio di Avezzano, oggi in pensione, che aveva avuto una visione lungimirante. Purtroppo non ascoltata da chi oggi è alla guida della Regione Abruzzo e della Asl 1. Ora vigileremo che il macchinario sia messo in opera il prima possibile e che sia dotato di tutto il necessario per il suo funzionamento”.
“Se la vicenda del macchinario rasenta la sceneggiatura di un film horror, quella della Rete Covid sembra quasi una puntata di ‘Chi l’ha visto’. La Rete Covid – continua Fedele – tanto propagandata dal centrodestra nei fatti è inesistente: non è stato realizzato nessuno dei potenziamenti promessi né sui Pronto Soccorso, né per le terapie intensive e sub intensive. Esempio eclatante è l’Ospedale di Avezzano che si ritrova, a oltre un anno dall’inizio della pandemia, con i cantieri ancora aperti e i lavori in ritardo clamoroso rispetto alle esigenze del territorio. Probabilmente per Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia è stato più importante attaccare il Governo Conte che avviare per tempo i lavori di adeguamento previsti dalla Rete Covid e finanziati con il DL 34/2020. Nel decreto Legge infatti il Governo dava pieno mandato alle Asl per iniziare i lavori già da giugno, dove necessario anche anticipando i costi che sarebbero poi stati ristorati dalle casse del Ministero. In Abruzzo si è preferito aspettare fino ad ottobre, forse per dare il tempo al Presidente Marsilio di perpetuare il più possibile la sua opposizione al Governo, senza curarsi delle esigenze dei cittadini. Un atteggiamento inaccettabile che ha portato disagi che ancora oggi scontiamo sulla nostra pelle.
Per questo stridono come unghie sulla lavagna le uscite a mezzo stampa di esponenti di centrodestra che oggi tentano di accollare ogni responsabilità esclusivamente in capo alla dirigenza Asl 1. Sulla pessima gestione da parte della Asl è un anno che chiedo un intervento dell’Assessore e del Presidente di Regione, che però di tutta risposta sono rimasti girati dall’altra parte fin quando, forse, porre l’attenzione sulla Asl in provincia dell’Aquila è diventato un fattore più di equilibrio politico tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia che di buonsenso e corretta gestione della cosa pubblica.
Una cosa è certa: nessuno è esente da errori e il goffo tentativo di personaggi come D’Eramo, Marsilio e anche l’Assessore Verì, di accollare ogni responsabilità al Direttore Testa è squalificante per l’intelligenza dei cittadini. Sia ben chiaro che la Regione Abruzzo sulle Asl ha potere di controllo e sanzione. Ho chiesto più volte di rimuovere il direttore generale dalle sue mansioni per manifesta incapacità. Ma nessuno ha mosso un dito. E le conseguenze di questa inerzia sono sotto gli occhi di tutti. Noi continueremo puntualmente a ricordare a ogni soggetto politico le sue competenze e non presteremo certo il fianco a giochetti di potere che nulla hanno a che vedere con la tutela della salute pubblica”. Conclude.