L’Aquila. I sindacalisti Anthony Pasqualone (FP CGIL), Michele Tosches (CISL FP), Antonio Ginnetti (UIL FPL) e Salvatore Placidi (FSI) rispondono alle dichiarazioni rilasciate dal dottor Roberto Testa, direttore generale della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, riguardanti l’assenza del direttore nel corso dell’ultimo incontro che avrebbe dovuto svolgersi presso la sede legale della Asl all’Aquila.
“Ricordiamo al direttore generale che mai le nostre associazioni avevano segnalato l’assenza dei dirigenti dell’ufficio del personale, rispetto ai quali nutriamo profonda stima per l’impegno profuso in questi anni” affermano gli esponenti dei sindacati. “Di contro, però, vi sono delle scelte e degli impegni che vanno assunte direttamente dal rappresentante legale dell’azienda, altrimenti non si comprenderebbero i motivi per cui lo stesso venga nominato”.
“Inoltre, le rivendicazioni vantate dallo stesso dottor Testa, con particolare riferimento a obiettivi raggiunti dalla Asl nel corso del suo mandato, altro non sono che atti amministrativi sui quali l’attuale direttore generale non ha fatto altro che raccogliere i frutti di un lavoro che va avanti da anni e su continue e costanti sollecitazione delle organizzazioni sindacali” continuano. “Ci riferiamo alla stabilizzazione del personale precario, per esempio, rispetto alle quali ci riterremo soddisfatti nel momento in cui l’ultimo lavoratore precario verrà stabilizzato. Ci riferiamo altresì alle procedure per il riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali (cd. Fasce) che se sono state attribuite è solo grazie ad un accordo a valenza biennale siglato nel 2018 (anno in cui il dottor Testa non era direttore generale di questa Asl) e che, proprio nel corso del suo mandato è stato parzialmente disatteso, visto che le risorse messe a disposizione per le progressioni non sono state sufficienti a garantire il passaggio a tutti coloro che non ne avevano beneficiato l’anno precedente”.
“Per quanto concerne, infine, l’ostentata “attenzione” posta nei confronti dei lavoratori, dimostrata dalla convocazione fatta dalla Asl (ma disertata dal direttore generale), ricordiamo al direttore che le nostre associazioni non vengono convocate per puro spirito di cortesia, ma sono dovute e disciplinate dalle vigenti normative contrattuali che disciplinano le relazioni sindacali (queste sconosciute)” concludono i sindacalisti.