Avezzano. Non si placano le polemiche sulla vicenda legata alla sanità marsicana che ha cisto in questi giorni una contrapposizione tra il consigliere di maggioranza, Massimo Verrecchia, e i medici candidati con la coalizione di Gianni Di Pangrazio alle ultime elezioni. “Sulla salute dei cittadini”, replicano i medici Gianfranco Gallese, Ignazio Iucci e Francesco Abbate, “non si scherza, ma il signor Verrecchia, ‘l’uomo per tutte le stagioni’ di una certa politica, pensa di occuparsene da uno scranno in Consiglio, detenuto abusivamente, come al solito ‘buttandola in caciara’ con dichiarazioni più che inopportune”.
Gianfranco Gallese e Ignazio Iucci, medici e consiglieri nell’amministrazione Di Pangrazio, non ci stanno alle dichiarazioni “a ruota libera” rese nei giorni scorsi da Massimo Verrecchia. “Il signor Verrecchia”, continuano, “forse troppo preso dal suo incarico di portaborse, non si era accorto che il gruppo di lavoro per la Sanità era stato formato negli anni addietro e aveva lavorato tanto bene – e rigorosamente a titolo gratuito – da assicurare ai cittadini avezzanesi e marsicani un servizio di Emergenza urgenza di tutto rispetto, vedi l’eccellenza di Emodinamica e Stroke, come anche la programmazione di un nuovo ospedale, altro risultato su cui oggi lui e i suoi tentano di ‘mettere il cappello’. Lo stesso gruppo tra l’altro, come richiamato recentemente dallo stesso Giovanni Di Pangrazio, aveva già delineato la necessità di definire una rete sanitaria marsicana, con il rafforzamento dei presidi di primo soccorso di Pescina e Tagliacozzo, così da alleggerire il carico sul pronto soccorso avezzanese, e di fare una seria programmazione in vista del pensionamento di alcuni primari. Lo smemorato Verrecchia”, aggiungono, “prima di fare dichiarazioni spericolate, si ricordi chi era al governo della città, come anche in Regione e Provincia quando la sanità marsicana veniva smantellata. Forse al tempo Verrecchia era troppo indaffarato nell’assicurarsi incarichi, come quello di capo di Gabinetto alla Provincia, attività di cui non si è accorto nessuno, o al servizio di politici locali, per accorgersi dei guasti che avvenivano nella sanità e in altre realtà cruciali per il territorio. Non ha dimostrato maggiore attenzione neanche in tempi recenti, sulla poltrona che occupa a Roma, una posizione che gli avrebbe ben consentito di operare per il territorio, semmai questo fosse stato un suo interesse, visto che è anche a stretto contatto con la Ministra della Salute, sua compagna di partito e prima responsabile dei tagli ‘lacrime e sangue’ che stiamo soffrendo. Non è certo grazie a lui che ad Avezzano siamo riusciti a resistere e a mantenere una sanità di livello, gettando le basi per il suo rafforzamento”.
Concorde il dottor Francesco Abbate, chiamato in causa dal consigliere Verrecchia, che sottolinea: “Un intervento inopportuno e imbarazzante. Dispiace che Verrecchia perda di vista l’essenziale, scadendo nello sberleffo e dimenticando ‘casualmente’ l’impegno che io e tanti colleghi abbiamo profuso in sinergia con l’amministrazione per contribuire al buon funzionamento della sanità marsicana, con la stessa serietà che contraddistingue la nostra professione, dedicata alla cura e al salvataggio delle vite umane. Quanto al numero di voti che cita, sbagliandoli a ribasso, mi hanno onorato ancor più perché, sebbene legatissimo ad Avezzano, sono originario di altra regione. Tra l’altro, guardando alle sue prime candidature, si scopre che ho pure ottenuto più voti di lui. Che scivolone, signor Verrecchia, e non solo di stile!”.
“Per precisione – concludono Gianfranco Gallese e Ignazio Iucci – sui risultati alle urne ricordiamo, in via definitiva, che abbiamo ottenuto il 51% dei consensi e che solo per certe bizzarrie di legge Verrecchia si trova a far parte di una maggioranza abusiva, che non solo è abusiva ma già sta producendo guasti, e sulla quale si esprimeranno le Autorità competenti a breve. E sia certo che, comunque vada, vigileremo affinché le logiche di una certa vecchia politica non continuino a fare danni”.