Avezzano. È scontro aperto nella sanità marsicana, con polemiche e accuse tra le parti. La carenza di personale sanitario, infatti, ha portato a tensioni e prese di posizione contrastanti, trasformando un problema strutturale in una vera e propria “guerra tra poveri”. Una crisi che non riguarda soltanto i numeri degli organici, ma investe direttamente la qualità e la tempestività dell’assistenza sanitaria, soprattutto nei reparti di emergenza e urgenza. A innescare il dibattito è stato l’intervento della Cisl Sanità, che ha riacceso i riflettori sulle criticità del pronto soccorso di Avezzano, segnalando una situazione già al limite per i carichi di lavoro, le attese e la disponibilità di posti letto.
Da lì, le dichiarazioni della consigliera comunale di Avezzano Lorenza Panei hanno suscitato nuove polemiche: in controtendenza rispetto alle richieste provenienti dalla Marsica Occidentale per salvaguardare il punto di primo intervento di Tagliacozzo, la Panei ha proposto la chiusura notturna del presidio, così come di quello di Pescina. Un’uscita che ha fatto da detonatore in un contesto già esasperato, dove il rischio percepito è quello di uno scontro tra territori, con Avezzano che punta a concentrare le risorse sul proprio ospedale e Tagliacozzo che rivendica il diritto a mantenere un servizio salvavita attivo 24 ore su 24.
Una posizione che il comitato pro Ospedale di Tagliacozzo, tramite i suoi legali Giovanni Marcangeli, Mario Petrella e Paolo Novella, respinge con forza: «Il Tar dell’Aquila – spiegano – ha già sospeso, con decreto cautelare, la delibera della Asl che prevedeva la chiusura notturna, valutando l’alto afflusso turistico e l’importanza del presidio per il territorio. Nel merito il ricorso verrà discusso il 3 settembre e il comitato ha enunciato robuste ragioni in fatto e in diritto che ostano alla drastica riduzione dell’assistenza sanitaria nella Marsica Occidentale e Orientale».
Per i legali, «il problema della carenza del personale è regionale e deve trovare altre soluzioni, non essendosi rivelate le soppressioni risolutive al riguardo. Anzi, per alleggerire il pronto soccorso di Avezzano occorre potenziare quelli di Tagliacozzo e Pescina, così da diminuire gli accessi d’urgenza al capoluogo. Un nuovo assetto potrà essere studiato solo dopo l’apertura del nuovo ospedale di Avezzano».
Sul fronte del capoluogo marsicano, il sindaco Giovanni Di Pangrazio mantiene un approccio istituzionale, evitando di entrare nelle polemiche. In una nota, ribadisce come «il pronto soccorso di Avezzano sia uno dei punti più fragili della geografia sanitaria regionale» e annuncia «un incontro a inizio settembre con il nuovo manager della Asl 1, Paolo Costanzi, per trovare una strada adeguata a ridare forza, sicurezza e stabilità all’offerta sanitaria territoriale».
«Ho letto con attenzione l’intervento della consigliera Panei – aggiunge il primo cittadino – e confermo che si tratta di questioni già più volte attenzionate. Nelle scorse settimane ho effettuato sopralluoghi in ospedale, confrontandomi con primari, operatori e cittadini. Abbiamo già presentato alla Asl quattro punti urgenti, ma siamo ancora in attesa di risposte. Risposte che siamo intenzionati a ottenere».