Avezzano. «La funzionalità e la centralità dell’ospedale di Avezzano vanno inquadrate in relazione all’intero territorio marsicano e ai presidi periferici che qui sono presenti. É un ospedale di cui va assicurata piena efficienza, soprattutto con riguardo all’estensione e alle peculiarità dell’area servita, elementi di cui non si può non tenere conto, tanto più trattandosi di sanità. Apprendo invece che il sindaco pro tempore Gabriele De Angelis, insieme a certi politici improvvisamente riesumati, ‘si ritiene soddisfatto’ dell’assunzione di una unità per il pronto soccorso: le stabilizzazioni e le altre assunzioni annunciate hanno riguardato invece Sulmona, Castel di Sangro e L’Aquila». É secco l’intervento di Giovanni Di Pangrazio che esprime la preoccupazione della Coalizione e di tanti addetti ai lavori.
«Non solo: altro ‘rimedio’ alle difficoltà in cui versa il nostro presidio sarà la stretta sui pagamenti dei codici verdi e bianchi per scoraggiare il ricorso al pronto soccorso – continua Di Pangrazio – Anche su questo punto vi sarebbe molto da discutere, in particolare sull’organizzazione dei servizi di base, che dovrebbe essere affrontata a monte. Ci siamo battuti in prima linea per Emodinamica, oggi in funzione h 24, per il ripristino di un servizio di neurochirurgia, per il quale avevo avuto garanzia anche di due posti letto, e per la riorganizzazione efficace della sanità nella Marsica. Di questi temi cruciali non si parla neanche più e siamo seriamente preoccupati che anche queste battaglie vengano vanificate a favore di interessi altri. Ricordiamo al primo cittadino pro tempore di Avezzano che gli obblighi di responsabilità sono prima di tutto verso i cittadini avezzanesi e marsicani». «Solo comprendendo il ruolo dell’ospedale di Avezzano nel sistema Marsica si potranno affrontare con raziocinio e serietà i problemi che gravano sul territorio», sottolinea il dottor Francesco Abbate, neurochirurgo, esponente della Coalizione.
«Occorre potenziare gli ospedali periferici così che possano farsi carico efficacemente di parte dei casi che oggi si riversano ad Avezzano, dato che molti ‘accessi’ al pronto soccorso avezzanese provengono dai paesi limitrofi. Questo vuol dire avere un servizio Tac negli ospedali di Pescina e Tagliacozzo, un laboratorio analisi efficiente e un sistema emergenza urgenza integrato con Ospedali di secondo livello. Invece, temo vi sia un progetto ben definito che non si ha il coraggio di esporre nella sua integralità ai cittadini, frutto di una logica distorta, di cui è una chiara testimonianza la chiusura degli ambulatori di vaccinazione, pure in contrasto con quella che è la legge che obbliga le famiglie agli adempimenti relativi. La continua spoliazione dei reparti, tra cui quello di neurochirurgia, essenziale anche per la Stoke, fa temere che il nuovo ospedale possa essere una inutile ‘cattedrale’ composta per lo più da uffici amministrativi, non certo utili per salvare vite. Non abbiamo sentito nulla di tutto ciò neanche da certi politici, mai visti in occasione delle criticità che hanno riguardato l’ospedale e oggi improvvisamente in prima fila, sebbene non si capisca con quali intenti, oltre a quello di fare passerella».