Avezzano. Oggi il Tar dell’Aquila sarà chiamato a pronunciarsi su due delicate questioni riguardanti la sanità. Dovrà decidere sull’opportunità di sospendere il provvedimento della Asl di Avezzano che ha disposto la chiusura del reparto di Neurochirurgia. Secondo il ricorrente, il Comune di Avezzano, il direttore del reparto di neurochirurgia dell’Aquila, Renato Galzio, era incompetente a emettere tale provvedimento. Inoltre il Tribunale amministrativo regionale dovrà decidere sul merito per quanto riguarda la riapertura dei reparti dell’ospedale di Tagliacozzo. Finora è stata concessa solo la sospensiva contro la riduzione da 24 a 12 ore di alcuni servizi necessari al pronto soccorso dell’ospedale. Secondo il Comune di Tagliacozzo il commissario, Gianni Chiodi, non aveva il potere di chiudere i reparti, e ciò ha comportato un danno agli abitanti del circondario. Gli avvocati per il Comune di Avezzano sono Antonio Milo e Nicoli, per Tagliacozzo Luca Motta ed Herbert Simone. Intanto Chiodi ieri mattina ha avuto una riunione con i tecnici del ministero dell’Economia a cui ha illustrato i contenuti della sentenza del Tar che ha annullato il provvedimento di chiusura dell’ospedale di Guardiagrele e quindi anche gli effetti del Piano operativo sulla rete ospedaliera. Chiodi ha parlato di “una questione delicatissima sulla quale sara’ necessario anche e soprattutto un intervento chiarificatorio di carattere politico”. In due ore di confronto il presidente della Regione, accompagnato dal subcommissario Giovanna Baraldi e dalla responsabile della direzione Sanita’, Maria Crocco, ha illustrato i contenuti della sentenza del Tar che di fatto neutralizza gli effetti del Piano operativo della rete ospedaliera. “La vicenda Abruzzo – ha spiegato il Presidente Gianni Chiodi – rischia di generare confusione e non poche incertezze anche verso le altre regioni sottoposte a regime commissariale in tema sanitario, che al termine della riunione sono rimaste tutte molto preoccupate”. Dal punto di vista politico, “questa sentenza del Tar – ha detto il presidente ai tecnici del ministero – rischia di vanificare quanto di buono si e’ fatto finora in Abruzzo, una regione che nel giro di 12 mesi e’ riuscita a raggiungere quell’equilibrio finanziario costi/servizi che la Corte dei Conti ha chiesto a piu’ riprese agli enti locali. Il Tar – ha chiarito Chiodi – ha una sua visione in punto di diritto ma questa opinione per quanto autorevole e fondata ha l’effetto di riportare indietro l’Abruzzo di tantissimi anni”. Contro la sentenza del Tar la Regione si muovera’ su un doppio binario: uno prettamente giudiziario con il ricorso al Consiglio di Stato, un altro politico-amministrativo per capire dal Governo gli effettivi poteri che sono in capo ai commissari sanitari. “Il governo studiera’ il da farsi ma non e’ una questione semplice, anche perche’ bisognera’ vedere ogni legislazione regionale che ha affrontato il tema sanita’. Rimane – ha concluso il presidente della Regione – l’amaro in bocca nel vedere potenzialmente vanificati i risultati straordinari raggiunti finora in Abruzzo”.