Avezzano. Un buco finanziario da 53 milioni di euro e i tagli ai trasferimenti statali nel territorio provinciale impediscono alla Asl 1 di crescere nei servizi e di migliorare significativamente il sistema sanitario locale. Questo è il preoccupante scenario emerso nel corso del consiglio comunale straordinario che si è tenuto ieri mattina alla presenza del direttore generale della Asl, con al centro i temi sanitari più critici.
L’obiettivo del sindaco, Gianni Di Pangrazio, era quello di individuare, insieme a tutti gli altri attori coinvolti, proposte reali e percorribili di soluzione. Il manager della Asl, oltre a confermare la propria disponibilità ad ascoltare con maggiore attenzione le istanze provenienti dal territorio, ha anche evidenziato un quadro di grande difficoltà finanziaria, che mette a dura prova il sistema sanitario e i servizi ai cittadini. I lavori del consiglio comunale straordinario, convocato dal presidente dell’assise Fabrizio Ridolfi, avevano proprio lo scopo di individuare proposte concrete per affrontare la crisi.
IL CONSIGLIO. La seduta straordinaria è stata convocata per sollecitare un percorso di risanamento e miglioramento di tutte le strutture sanitarie presenti nella Marsica. Hanno partecipato il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il presidente della Commissione Vigilanza, Sandro Mariani, il consigliere regionale Massimo Verrecchia, il senatore Michele Fina e i sindaci di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, e di Pescina, Mirko Zauri. Oltre ad altri esponenti politici e ai primi cittadini della Marsica, erano presenti anche sindacati e associazioni del territorio.
I PROBLEMI. Il sindaco ha evidenziato inizialmente i problemi legati al sistema sanitario: il caos al pronto soccorso, il reparto di terapia sub-intensiva attualmente chiuso e costato circa 400mila euro, la carenza di posti letto e di personale, i disservizi come i tempi di attesa esasperanti. Ha poi sottolineato come ogni sindaco diventi, di fatto, un parafulmine per tutti i problemi della sanità. “Gli utenti”, ha dichiarato il sindaco Di Pangrazio, “si rivolgono a noi per qualsiasi problema legato alla sanità. Per questo è necessario che siamo informati sempre su quanto accade, sui problemi e sulle azioni messe in atto in ambito sanitario”.
Ha messo in luce anche numerose criticità relative al territorio. Dopo diverse ore di interventi da parte dei consiglieri comunali e di altre figure esterne al consiglio, che hanno analizzato i problemi della sanità locale, è intervenuto il manager della Asl, Ferdinando Romano. Quest’ultimo si è concentrato su un’esposizione generale delle principali tematiche, tralasciando le singole questioni, e ha parlato apertamente delle problematiche relative alle macroaree coinvolte, in particolare nella Marsica. IL BUCO FINANZIARIO. Il manager ha esordito parlando dei problemi finanziari, che risalgono a molto tempo fa e non possono essere azzerati facilmente. Ha menzionato il disavanzo strutturale incomprimibile della Asl, che ammonta, secondo quanto dichiarato, a 53 milioni di euro. Tra le cause principali, ha indicato anche il pagamento per l’ospedale di Sulmona, che avrebbe dovuto essere a carico della Regione.
“Paghiamo tutto ciò”, ha dichiarato il manager, “utilizzando la produzione degli ospedali in attivo.
Tutto quello che compriamo è aumentato, il personale è aumentato, le aziende che forniscono servizi a noi devono rispettare contratti collettivi e i prezzi sono cresciuti in modo devastante. Nonostante ciò abbiamo aumentato il personale. Al mio arrivo”, ha tenuto a sottolineare, “c’erano carenze su tutto, ma abbiamo fatto centinaia di avvisi, di cui molti sono andati deserti. Ci siamo fermati con gli avvisi ora perché è finito il personale disposto ad arrivare qui da noi”. Per quanto riguarda beni e servizi, il manager ha ribadito che “è stato ottimizzato tutto”. “Ai tagli al personale”, ha rimarcato, “non ci pensiamo proprio. L’unico punto a cui si può tagliare per ridurre i costi sono i servizi, ma io preferisco essere ricordato come quello che non ha ridotto i costi per lasciare i servizi, nonostante il disavanzo”.
OSPEDALI MINORI. Sugli ospedali di Pescina e Tagliacozzo, il direttore Romano ha spiegato che la legge del dicembre 2023 “presupponeva la chiusura dei Punti di primo intervento (ex pronto soccorso), ma nonostante ciò è successo qualcosa fino a ora? Niente. Perché non ho dato seguito alla legge regionale. Sapete quanti milioni si sarebbero risparmiati? Ma non l’ho fatto. Mi prendo io la responsabilità e mi prendo la responsabilità del disavanzo perché preferisco mettere al primo posto i cittadini”.
I FONDI ASL. Romano ha poi parlato dei trasferimenti dello Stato alle Regioni e alle Asl, evidenziando come la Asl 1 sia stata penalizzata dal metodo di assegnazione. “Negli ultimi anni”, ha spiegato, “è stata ridotta la percentuale del finanziamento da parte della Regione che spettava alla Asl: 20 milioni in meno, 24 in meno, 20 in meno, poi 25 in meno, sempre rispetto all’anno precedente. Questo è il primo anno in cui abbiamo ottenuto un aumento grazie all’estensione del territorio e alla densità abitativa, nuovi criteri di riparto richiesti da Marsilio anche a livello nazionale. A me interessano i cittadini, non il disavanzo. Se passa questo sistema di riparto, potremo garantire molti più servizi e fare investimenti”. Sul personale ha aggiunto: “Ho fatto 43 concorsi per primario”, ha evidenziato, “ed è un’operazione miracolo. Ci sono riuscito perché abbiamo puntato alla meritocrazia e ha vinto sempre il migliore”.
NUOVO OSPEDALE. “Quando sono arrivato, ad Avezzano per il nuovo ospedale era fermo tutto”, ha ricordato Romano. “Ho firmato il contratto e ci sono stati moltissimi problemi che abbiamo dovuto risolvere. Poi il decreto 36 del 2023 ha cambiato le cose. Non c’era il progetto definitivo. È successo un caos di dimensioni bibliche. Sono intervenute due persone: il presidente Marco Marsilio e Ferdinando Romano, cioè io, e abbiamo evitato una posizione ostativa del Consiglio Superiore. Ma è stata dura”.
PRONTO SOCCORSO. Sul pronto soccorso, in grave crisi, il manager ha minimizzato. “Andate negli altri pronto soccorsi degli ospedali abruzzesi e fuori regione”, ha detto, “il nostro è immensamente più qualificato di altre strutture più note”. In realtà, la situazione della struttura di emergenza marsicana è spesso al centro di episodi eclatanti, con pazienti costretti a sostare per giorni in pronto soccorso. Sulla carenza di posti letto per accogliere questi pazienti, bloccati sulle barelle, il manager ha parlato più di prospettive future che del presente: “L’ospedale di Avezzano”, ha spiegato, “ha già in predisposizione per il futuro, se saranno concessi, una capienza superiore ai 245 posti letto previsti attualmente”.
Nella Marsica sarebbe molto utile la riattivazione del reparto di Neurochirurgia, dato che nell’ospedale di Avezzano esiste una stroke unite molto ben funzionante e che cura moltissimi pazienti colpiti da ictus. La riattivazione di un reparto di Neurochirurgia, appresenterebbe un’opportunità cruciale per migliorare ulteriormente l’assistenza sanitaria nella Marsica. Attualmente, l’ospedale di Avezzano vanta una stroke unit altamente specializzata, che ha dimostrato di essere estremamente efficace nel trattamento dei pazienti colpiti da ictus. Questa unità, grazie a un team di professionisti esperti e a tecnologie all’avanguardia, ha già salvato molte vite e ha fornito un supporto vitale a chi ne ha bisogno. Tuttavia, per affrontare le emergenze neurologiche in modo ancora più completo, è essenziale disporre di un reparto di Neochirurgia attivo e funzionante.
Ecco L’ODG del Consiglio Comunale
OGGETTO: SANITÀ MARSICANA – CRITICITÀ E PROPOSTE DI SOLUZIONE
IL CONSIGLIO COMUNALE
convocato nella seduta del 14.04.2025
2)PREMESSO
che nella indicata seduta del 14.04.2025 sono stati discussi i seguenti punti:
1) RICHIESTE DI PAGAMENTO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE:
alta mole di avvisi di pagamento di prestazioni sanitarie non disdette, inviati ai cittadini della Provincia dell’Aquila dall’Azienda Sanitaria Locale. La Asl n. 1 Abruzzo continua a ribadire che bisogna pagare le cartelle, nonostante alcuni avvisi di pagamento risalgano addirittura a 10 anni fa (anni 2014-2015). Il numero degli avvisi inviati dalla Asl n. 1 si attesta sui 150 mila per tutta la Provincia dell’Aquila. Dal tavolo della Commissione Vigilanza regionale con questo specifico punto all’Odg, riunitasi il 20 marzo ultimo scorso, è emerso l’interrogativo perché non sia stata adottata e pubblicizzata dalla Asl n. 1 una procedura di disdetta delle prestazioni.
3)NODO LISTE D’ATTESA E CARENZA DI PERSONALE
Le liste d’attesa in tutta la Provincia dell’Aquila non vengono evase nei tempi giusti e i pazienti, per curarsi, spesso sono costretti a rivolgersi alle strutture private con rilevanti costi. Nella Regione Abruzzo, dal punto di vista del personale sanitario, si applicano le direttive contenute nella delibera n. 37 del 2019, considerando come valore-guida il fabbisogno di personale, indice attualmente non adeguato per quanto riguarda lo specifico caso dell’Ospedale civile di Avezzano.
4)PRONTO SOCCORSO – RIANIMAZIONE SUB-INTENSIVA – PARTO INDOLORE
Occorre dotare il Pronto Soccorso di personale adeguato e di strumentazioni aggiornate.
Il reparto di terapia sub-intensiva, invece, non è mai entrato in funzione: è stato inaugurato nell’aprile del 2021 al primo piano, ala Est; una superficie di circa 150 metri quadri che si compone di 6 stanze per la degenza. Sotto Covid c’è stata una breve sperimentazione, poi la sua attivazione in continuità è slittata. I 6 posti letto, per mancanza di personale adeguato (soprattutto anestesisti), non sono mai entrati in funzione.
Inoltre i mezzi del primo soccorso dell’Ospedale vengono presi in affitto, perché non c’è regolare ricambio del parco macchine.
Il reparto di ginecologia dell’Ospedale civile di Avezzano è quello che conta il maggior numero di parti in tutta la Provincia di L’Aquila (circa 800 l’anno). E il reparto di maternità è strategico anche per il recupero della mobilità passiva, considerato che richiama partorienti dalla Provincia di Rieti e dal Sud Italia. Tuttavia a causa della mancanza di un numero adeguato di anestesisti, figure più volte richieste alla Asl n. 1, il parto indolore non è mai stato attivato, se non per una brevissima sperimentazione part-time.
5)LAVORI OSPEDALI DI COMUNITÀ DI PESCINA E TAGLIACOZZO, OSPEDALE NUOVO DEI MARSI E LA PROPOSTA DI RIATTIVARE NEUROCHIRURGIA ALL’OSPEDALE CIVILE DI AVEZZANO
A Pescina, sono previsti lavori da 2.499.354 euro. A Tagliacozzo, nuove infrastrutture da 2.249.253 euro. I lavori, sia nell’uno che nell’altro caso, ancora non sono partiti e si rischia di perdere i fondi P.N.R.R. che hanno scadenze temporali ben precise per la loro utilizzazione.
E’ assolutamente necessario conoscere lo stato dell’arte relativo alla realizzazione dell’Ospedale nuovo della Marsica, un’opera da 118 milioni di euro, da 43.600 metri quadrati di superficie e con 245 posti letto. Il progetto relativo venne presentato ufficialmente ad ottobre 2023, con la promessa del completamento della sua costruzione entro sei anni da quella data. Ancora non viene pubblicata la delibera per la gara d’appalto.
Il reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale dell’Aquila, invece, è dal mese di marzo oggetto di lavori di adeguamento sismico, che dovrebbero concludersi entro il mese di ottobre 2026. Questi interventi strutturali hanno ridotto del 50% la disponibilità dei posti letto in reparto: una situazione che, seppur necessaria, potrebbe andare ad incrementare il dato negativo della mobilità passiva della Regione. Una riattivazione del Reparto presso l’Ospedale di Avezzano sarebbe strategica sotto diversi punti di vista: innanzitutto la Città di Avezzano è un territorio di confine tra le Regioni Molise e Lazio e, in secondo luogo, la riapertura del Reparto si configurerebbe come un ottimo abbinamento con la Stroke Unite già presente in Ospedale, perché andrebbe a completare l’attività di trattamento in caso di trombosi e complicazioni.
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6)TANTO PREMESSO E CONSIDERATO
sentiti gli interventi del Sindaco, degli Amministratori locali, provinciali e regionali, degli
altri Rappresentanti istituzionali e sindacali e del Management della Asl n. 1 Abruzzo
7)DELIBERA
di approvare il seguente ordine del giorno, con il quale si chiede al Direttore Generale della Asl n. 1 Abruzzo:
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l’attivazione di uno sportello URP presso il Distretto Sanitario di Avezzano, in Via Monte Velino, piano terra, dedicato anche al trattamento dei casi degli avvisi di pagamento, dandone adeguata pubblicità;
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relativamente al ruolo di OSS, innanzitutto di ridistruirle accogliendo eventuali richieste di trasferimento interne alla ASL 1 Abruzzo verso Avezzano e, in caso di ulteriori necessità, attingendo alla graduatoria regionale ufficiale degli OSS;
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l’adeguamento del personale medico necessario a soddisfare le necessità di cura dei cittadini e il volume di prestazioni dei reparti;
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l’attivazione e l’entrata in vigore di un regolamento interno per la mobilità del personale tra i reparti;
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una sistemazione consona e dignitosa del CUP per l’accoglienza del paziente-utente e degli operatori;
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di prevedere per il Pronto Soccorso più medici in servizio e altrettanti infermieri e operatori socio-sanitari, oltre alla implementazione dei posti letti a fronte del numero dell’utenza, eventualmente anche attraverso accordi convenzionali con le cliniche private che potrebbero accogliere pazienti a bassa intensità terapeutica;
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l’immediata attivazione del reparto di Terapia sub-intensiva dell’Ospedale civile di Avezzano;
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di accelerare il processo di sostituzione delle ambulanze, alcune delle quali in pessime condizioni;
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l’attivazione del parto indolore H 24 presso il reparto di ginecologia dell’Ospedale civile di Avezzano;
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lo sblocco dei lavori presso gli Ospedali di comunità di Pescina e Tagliacozzo, con la previsione di un adeguata dotazione di personale, anche attraverso la messa in turnazione dei medici di base del territorio;
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di valorizzare il ruolo strategico delle strutture accreditate pubbliche a gestione privata, per favorire la mobilità attiva e il completamento della risposta alle esigenze del territorio;
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partendo dal presupposto che la Asl è provinciale e che l’80% dell’utenza di Neurochirurgia arriva dalla Marsica, la riattivazione, almeno sino al completamento dei lavori a L’Aquila, del Reparto di Neurochirurgia presso l’Ospedale civile di Avezzano;
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di avviare, nel più breve tempo possibile la procedura per la selezione delle Caposala per la gestione dei reparti;
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di essere presente personalmente, almeno una volta al mese, presso la sede ASL di Via XX Settembre di Avezzano per raccogliere le esigenze dei rappresenanti del territorio.
Il presente Ordine del Giorno verrà trasmesso agli Organi istituzionali competenti, al fine di sollecitare l’adozione degli atti propedeutici e di tutte le misure idonee a garantire la realizzazione degli obiettivi sopra indicati.
Avezzano, 14 aprile 2025
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