Avezzano. Le dimissioni del primario aquilano Galzio, dopo le proteste dei marsicani per la chiusura di Neurochirurgia a favore dell’Aquila, sembrano aver avuto il loro effetto. DIverse bordate sono arrivate dal mondo politico aquilano, soprattutto dopo le affermazioni del Pd marsicano che faceva il rapporto tra bacino di utenza (L’aquila 70mila con dieci neurochirurghi, Marsica 140mila rimasta con zero neurochirughi). Sulla vicenda è intervenuto l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci secondo cui “la programmazione sanitaria non si tocca e quindi si procederà gradualmente alla riduzione delle Neurochirurgie che attualmente in regione sono ben cinque rispetto alle due consentite: quelle principali all’Aquila, Pescara e Teramo; quelle secondarie a Chieti e Avezzano». Facendo intendere una probabille chiusura delle ultime due unità operative. Una sferzata arriva alla Marsica al capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale dell’Aquila Giorgio de Matteis. “Nessun esponente del partito democratico aquilano è stato capace di rispondere a delle dichiarazioni tanto violente quanto pretestuose quali quelle rilasciate dai ‘compagni’ di partito marsicani. Le elezioni amministrative 2017 ad Avezzano e all’Aquila non devono essere il motivo della contesa, devono rimanere fuori rispetto ad una discussione che e’ meramente tecnica e se è vero che Galzio debba pensare a fare il medico, a maggior ragione chi fa altro nella vita dovrebbe pensare a fare altro”. La Marsica dal canto suo non molla e all’assemblea ristretta dei sindaci assicura che non farà passi indietro sulla sanità del territorio marsicano.