San Vincenzo Valle Roveto. “Fede, stare insieme e divertimento: la visita a San Diodato”: è questo il progetto che la Pro loco di San Vincenzo Vecchio ha scelto per la giornata nazionale dei Borghi Autentici d’Italia che si è svolta domenica 24 settembre e che ha visto coinvolta anche la frazione di San Giovanni Vecchio,un altro impegno assunto dal Comune di San Vincenzo Valle Roveto,che ha aderito con entusiasmo al circuito nazionale di Borghi Autentici d’Italia, una rete fra territori dove protagoniste sono le persone e le comunità, realtà che decidono di non arrendersi di fronte al declino e ai problemi ma che scelgono di mettere in gioco le proprie risorse per creare nuove opportunità di crescita: realtà che appartengono a quell’Italia che ce la vuole fare. Ricco il calendario della giornata e numerosi i momenti nei quali il richiamo forte alla vita passata ha visto partecipare insieme generazioni a confronto: bambini, genitori e nonni.
La proloco di San Vincenzo Vecchio ha scelto di coinvolgere come parte attiva della manifestazione alunni e docenti dell’Istituto Comprensivo Balsorano, consapevole che la scuola è una delle più importanti realtà atte a tenere vivo l’amore e l’interesse per il territorio di appartenenza. Durante i primi giorni di scuola gli alunni si sono infatti dedicati ad attività di ricerca e studio per la realizzazione di cartelloni finalizzati a presentare le storie e le descrizioni dei giochi di una volta, con la consapevolezza che la storia non è solo quella che si impara sui libri di storia ma anche quella fatta di piccole cose e di persone comuni che costituiscono dettagli fondamentali della fotografia di una civiltà.
Uno dei momenti della giornata è stato infatti dedicato ai piccoli cittadini del comune e dei territori limitrofi: “La festa vista con lo sguardo dei bambini: i giochi di una volta”, quei bambini che, attraverso tali insegnamenti, diventeranno adulti consapevoli e innamorati del proprio territorio, cittadini di domani che sapranno come affrontare problemi, valorizzare e proteggere la propria realtà territoriale, cittadini che sapranno amare e far amare la storia e le tradizioni del loro paese. E i presupposti ci sono tutti perché rilevante è stata la partecipazione di bambini, ragazzi e genitori che hanno dimostrato interesse e sensibilità per le attività proposte.
La giornata è poi proseguita tra laboratori sulla lavorazione del vimini, tradizione presente da sempre nel Comune, e il pellegrinaggio a piedi a San Diodato, nella vicina frazione di San Giovanni Vecchio, dove quest’anno ricorre il quarto centenario del ritrovamento delle reliquie del Santo nascoste nella storica chiesa del paese per sottrarle al saccheggio dei Saraceni. E poi ancora i canti popolari del coro Folk Rio di Roccavivi, altra frazione del Comune, e filmati di ricordi lontani degli anziani del paese… insomma una giornata ricca di storia, cultura, ricordi e commovente nostalgia che ha di sicuro posto le basi per un percorso futuro teso a valorizzare e a far conoscere le tante ricchezze presenti su questo territorio.