San Benedetto dei Marsi. Lavori in fase di ultimazione in vista dell’apertura della biblioteca comunale. Locata in prossimità della spettacolare cornice dell’ultrasecolare portale di Santa Sabina, nel centro della cittadina fucense, la biblioteca marruviana vanta, attualmente, trentatré scaffali di libri, di cui quattro scaffali regalati dall’insigne maestro sambenedettese Vincenzo D’Arpizio e circa 4mila volumi, mobili e oggetti dall’inestimabile valore, donati dall’indimenticato dottore Cesidio Tarquini, storica grande figura del Novecento sambenedettese. “Appena insediata, tra i suoi primi interventi, l’amministrazione comunale ha voluto valorizzare il grande patrimonio storico e culturale lasciatoci in eredità dagli illustri concittadini Vincenzo D’Arpizio e Cesidio Tarquini – ha spiegato il primo cittadino di San Benedetto, Quirino D’Orazio -. Un ingente patrimonio che era abbandonato e dimenticato all’interno di un edificio inagibile a causa del sisma del 2009; una grande donazione che meritava di essere ricollocata all’interno di una struttura sicura e accessibile al pubblico – ha continuato il sindaco D’Orazio -. L’intervento è stato realizzato avvalendoci del finanziamento previsto dal fondo europeo di sviluppo regionale, relativo alla valorizzazione turistica, all’antiquarium e all’archeologia, per la competitività regionale e occupazionale”, ha concluso l’avvocato D’Orazio. “Ottenuto il finanziamento, abbiamo indetto una gara d’appalto per la ristrutturazione dei locali dell’ex municipio, invitando tutte le imprese locali alla partecipazione – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica del Comune di San Benedetto, Danilo Mastrodicasa -. La gara pubblica ha visto l’assegnazione dei lavori a una ditta di San Benedetto. Ci auguriamo di inaugurare la biblioteca comunale in occasione della ricorrenza del centenario del terremoto del 1915”, ha terminato il suo intervento l’assessore Mastrodicasa. Il primo cittadino e l’assessore hanno voluto, infine, ringraziare sentitamente tutti i volontari che hanno partecipato e contribuito alacremente ai lavori, in particolare: il progettista e direttore dei lavori, l’ingegnere Giovanni Cordischi, per la professionalità e per la bontà della sua progettualità; la ditta appaltatrice e Luca D’Andrea, per l’esemplare solerzia e puntualità nell’esecuzione dei lavori; l’ufficio tecnico comunale di San Benedetto. Antonio Salvi