San Benedetto dei Marsi. Il giorno 20 maggio 2011 è stata convocata la Commissione Elettorale del Comune di San Benedetto dei Marsi per procedere alla nomina degli scrutatori per la consultazione referendaria, indetta nei giorni 12 e 13 giugno 2011. In quell’occasione, il Consigliere Comunale Quirino D’Orazio, membro di minoranza della Commissione Elettorale, ha proposto di procedere all’individuazione degli scrutatori attraverso il metodo del sorteggio dei nominativi compresi in un apposito elenco. Tale metodo, infatti, è l’unico a garantire l’imparzialità e la trasparenza delle operazioni di nomina. I membri della maggioranza della commissione presieduta dal Sindaco Di Cesare, invece, contrari a tale metodologia, hanno deciso di propendere per il criterio nominale, ovvero quello consistente nella nomina diretta del singolo scrutatore. Quest’ultimo criterio, sicuramente meno garantista del sorteggio, come disposto dall’art. 6 della Legge n. 85 del 1989, consente a ciascuno dei 4 membri della Commissione di votare per un nome, così da far proclamare eletti coloro che hanno ottenuto il maggior numero di voti e garantire la rappresentanza elettorale sia della maggioranza che della minoranza. Peccato però che i dettami della norma appena richiamata siano stati completamente travisati e disattesi dal Sindaco, il quale, ergendosi ad interprete della normativa come fosse un Giudice della Suprema Corte di Cassazione, ha provveduto in maniera erronea ed illegittima a nominare tutti gli scrutatori di Suo personale gradimento, in totale spregio di ogni diritto e calpestando le legittime aspettative di tutti coloro che si sono iscritti nell’elenco degli scrutatori. Nel corso delle aberranti operazioni di nomina, i cui atti sono consultabili da parte di chiunque vi abbia interesse, il Consigliere Comunale Quirino D’Orazio, pur insistendo e chiedendo a gran voce il rispetto della normativa, si è visto negare quei diritti di rappresentanza che sono alla base di una compiuta democrazia. La gravità degli abusi lo costringeva, insieme agli altri consiglieri di minoranza: Sigg.ri Marco Passante, Mario Gabriele Rossi ed Erminia Raglione, a presentare istanza al Prefetto di L’Aquila, il quale, avviata l’istruttoria, ha immediatamente rilevato l’illegittimità delle operazioni di nomina degli scrutatori, diffidando il Sindaco a riconvocare la Commissione Elettorale entro il 03 giugno 2011 per ripetere la procedura nel rispetto della normativa violata. Al provvedimento prefettizio, il Sindaco non ha dato attuazione, alchè il Prefetto ha disposto la nomina di un commissario ad-acta nella persona del dott. Coletta. Questi, giunto nella serata del 06 giugno 2011 presso la sede del Comune di San Benedetto dei Marsi ha immediatamente annullato le precedenti ed illegittime operazioni di nomina degli scrutatori ed ha proceduto alla nuova investitura ricorrendo al criterio del sorteggio, nel pieno rispetto dei principi di democrazia e dei diritti di quanti si sono iscritti nell’albo degli scrutatori e che da anni sono in attesa di poter partecipare alle operazioni elettorali senza favoritismi.