ll Coronavirus silenzia il rombo di centinaia di motori, il fumo delle marmitte, i clacson suonati senza sosta da bikers che arrivano ogni anno da tutto l’Abruzzo. Non è un motoraduno qualsiasi quello che da circa 70 anni si celebra nell’ultima settimana di Agosto a San Benedetto Dei Marsi.
A mobilitare la manifestazione delle due ruote è la devozione per Santa Maria Goretti.
La tradizione risale all’inizio degli anni Cinquanta quando un contadino del luogo, Giovanni Di Genova, disse di aver sognato la Santa che gli chiedeva di costruire una chiesa in suo onore.
L’uomo si mise in contatto con la famiglia Goretti a Corinaldo, nelle Marche, il paesino natale della giovane e riuscì a coinvolgere i suoi concittadini nella realizzazione del luogo sacro.
Da allora l’ultimo sabato di Agosto si rinnova il “gemellaggio religioso” tra i due paesi, istituzionalizzato nel 2007.
Negli ultimi anni anche l’organizzazione dei festeggiamenti è diventata speciale.
Nel 2012, non essendosi ancora formato il comitato, il parroco Don Francesco Iulianella pensò di incaricare un gruppo di quarantenni riuniti in un locale per ricordare gli anni della scuola.
Da allora ad occuparsi della raccolta di fondi e della messa a punto del programma di eventi sono i residenti che compiono i 40 anni nell’anno in corso.
Nel 2020 è toccato ai nati nel 1980 che si sono trovati costretti a un “ridimensionamento” dei festeggiamenti per far sì che tutto venga eseguito nel rispetto delle prescrizioni a contrasto del contagio.