Avezzano. L’amministrazione comunale di Avezzano vuole disfarsi della ferrovia del nucleo industriale, lo storico tracciato che collegava la stazione con cartiera e zuccherificio, poi con la Presider ed altre fabbriche, e negli anni successivi, con tutto il nucleo industriale di Avezzano. Ora, praticamente venuto meno, in sostanza, il polo industriale marsicano, nell’area industriale di Avezzano si fa prima a contare le fabbriche aperte che quelle chiuse, il Comune di Avezzano invece di pensare a rilanciare il settore in crisi, pensa di prendere la strada più breve e smantellare anche la ferrovia.
Giorni fa il primo a schierarsi contro questa ipotesi, è stato il presidente dell’Archeoclub di Avezzano, Umberto Irti. Oggi, invece, interviene l’architetto Raffaello Di Domenico, attualmente consigliere dell’associazione Unesco dell’Aquila che sostiene che la ferrovia dell’ex Zuccherificio non debba essere smantellata trattandosi di un importante bene di valore storico e ancora oggi è in grado di offrire un valido sistema di collegamento tra la stazione di Avezzano e il Nucleo Industriale. L’architetto Raffaello Di Domenico, ex Presidente di Italia Nostra – Sezione di Avezzano e poi nel Fondo Ambiente Italiano, esprime pieno appoggio all’Archeoclub della Marsica, sceso a difendere la ferrovia dello Zuccherificio.
«Non è possibile che gli interessi di privati della Società Rivalutazione Trara Srl possano far sparire un pezzo di storia della nostra città. Sono allo studio progetti per l’utilizzazione della ferrovia con trenini navetta e la realizzazione di una minuscola stazione in via Aquila, per quella che potrebbe diventare una metropolitana di superficie della città. I gestori pagherebbero una cifra annua di fitto al proprietario. Smantellarla porterebbe danni irreparabili. Inoltre un’operazione di vendita di tale portata, anche se di beni privati, dato l’impatto nel territorio, dovrebbe implicare il parere della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici per l’Abruzzo. Ci chiediamo se questo parere sia stato richiesto all’ente suddetto. Avezzano è stata interamente distrutta dal terremoto del 1915, la ferrovia dell’ex Zuccherificio ne era precedente, perciò è uno dei simboli della Avezzano che fu e deve continuare ad esistere. Cosa sta facendo l’Amministrazione comunale a tutela della ferrovia?», conclude l’architetto Di Domenico.